giovedì 18 settembre 2008

Un Saluto d'arte ad Ancajana!

In questa meta' di Settembre 2008 ci saluta con delicatezza il nostro Capitano Ancajana!
Dopo aver lottato contro la guerra in una danza clownesca (nel nostro primo incredibile laboratorio teatrale al Teatro Verde); dopo le capriole cantate con chitarra in'Onda e' la Parola' (in cui il Capitano ha mostrato le sue grandi capacita', guidando i pirati Saltymbanchi sino alla lontana Granada!); con un sontuoso gesto da Regista e i suoi monologhi shakespeariani dell'anno scorso (mai piu' dimentichero' i tuoi lunghi "Aaahhh"!)....
Con dolcezza vola via Ancajana e tutti gli Ygramul gli fanno un inchino profondo, di stima, di affetto e amicizia. CIAO Ancajana (Roberto!)
Da ora in poi, per ricordare le tue belle energie, il Laboratorio Saltymbanco avra' il tuo nome d'arte: ANCAYANA!
GRAZIE, gigante buono, di ogni attimo sorridente, dietro i tuoi occhiali indossati su un corpo grande e fluido.
Merda, merda, merda per ogni tua prossima impresa!

Vania

1 commento:

IL GATTO ha detto...

La perdita, in questa vita di ROBERTO, personalmente mi ha toccato parecchio, è una equazione strana quella del dolore, dipende ovviamente dall'attaccamento ad una persona, che si rivela solo nell'attimo della perdita, in qualche modo si ottiene il metro di giudizio di quanto si vuol bene ad un uomo solo quando non glielo si può più indicare, quando non gli puoi più dire..."Vedi è fino a qui quanto ti voglio bene..." ed è sempre troppo presto e nel contempo è anche troppo tardi.

Roberto per me era ENORME e LEGGERO allo stesso tempo, ed in prima persona posso dirlo, avendolo afferrato in volo più e più volte durante le scene Brechtiane!!!

Una cosa che ho sempre notato e che ho sempre ammirato in lui, una cosa che non ho mai rivelato a nessuno, ed oggi lo dico a voi, con le lacrime agli occhi, era la sua capacità d'essere affettuoso in tutte le sue manifestazioni, era come se camminasse sul velluto...ecco...ROBERTO è sempre stato affettuosamente "attento".

Attento nell'essere rispettoso delle scelte e delle azioni individuali e del gruppo, sempre pronto a reindirizzare con fermezza e gentilezza allo stesso momento tutti verso una strada, almeno "positiva".

Io che non credo ad altre vite, oltre a questa, vivo questa perdita con tanto, tantissimo dolore però non posso essere che d'accordo con Vania : posso dire ripensando a ROBERTO che tutti quelli che lo hanno vissuto sono stati davvero, davvero dei privilegiati.

IL GENERALE ROSSO, E IL GATTO