martedì 31 luglio 2007

Diario di Viaggio XXVII

Siamo a Candidasa ed e' cominciato il nostro
Lavoro di Spettacoli nelle Scuole!
Questa sera spediro' il resoconto di questa nuova
Settimana di Bali.... il nostro
operare... le informazioni sul Turismo
Sessuale e sulla Pedofilia... i bambini/e meravigliosi!
Ora sono le 9.30 e ci apprestiamo ad andare in una
piccola scuola elementare di Candidasa (un centinaio
di bimbi/e in divisa, con la scopetta e il secchiello,
che puliscono il cortile, i berretti calcati in testa
e delle ridicole cravattine penzolanti dalle camicie maculate di terra e pennarelli).
Sono FELICE di aver scatenato un bell'inseguimento
con il Primo Gyoco di Memorya Ygramul... stanotte controllero' i risultati e vedremo se Silvia ha vinto!!
Per la FOTO DI PAPE RASATO... purtroppo i capelli sono gia'
ricresciuti ed ora ha una peluria bruno/nera da cocco sul cranio, ma la rasatura lieve e' scomparsa. Mi dispiace.
Manderemo altre foto travolgenti. Siamo in un momento
difficile del lavoro e ieri abbiamo avuto, dopo 1 mese qui (ole'!!) la prima Discussione Ygramul di scontro reale. Io debbo elaborare delle critiche serie e profonde e il Gruppo e' un po' disequilibrato tra Fatica, Disciplina, Bellezza dell'esperienza e Crescita. In una mail piu' esaustiva vi
narrero' bene i colpi di maglio con il quale si sta qui
a Bali forgiando il Nostro/Mio EsoTeatro.
In Brasile ho rubato la Terra e la Paglia per la 'fossa di fusione';
In Africa la Resistenza e la Tenacia della lunga lavorazione;
Qui a Bali, finalmente, il metallo si scioglie e prene forma... tra fumi, schizzi, scricchiolii e vampate di fiamma. Il conio sara' grezzo, ma e' un inizio!
Che fatica e che pazienza, pero'!!!
A stasera, Vania


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domenica 29 luglio 2007

Diario di Viaggio XXVI

Oggi, Domenica 29 Luglio,
ci troviamo a Legian Kaja, vicino Kuta.
Abbiamo ieri sera raccolto Aida in arrivo
dall'Italia e siamo pronti per partire alla
volta della nuova avventura, verso il
Noprd Est dell'isola, intorno a Candi Dasa.
Mi dispiace tanto Caro Vincenzo ma NON hai indovinato
il nostro Gioco... hai fatto ben 6 ERRORI (!!)
(alcuni chiaramente collegati tra loro) e quindi
la Gara e' ancora aperta!
Silvia, Amica Mia!!! Molte persone per me e per Ygramul
veramente IMPORTANTI, purtroppo sono state escluse dal
Gioco (per mancanza di immagini reperibili!); ma mi sto
gia' organizzando, attraverso una spedizione di Mail
dall'Italia, per fare la Seconda tappa del Gioco (con SOLO Evenzi Essenziali di Ygramul) e una Terza (sui viaggi in Brasile-Africa e Bali)... quindi i Giochi sono aperti!
Seguiteci...


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venerdì 27 luglio 2007

Diario di Viaggio XXV

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Diario di Viaggio XXIV

immagini... idee... sounti e
appunti di un viaggio giunto
oramai alla sua meta'!

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Diario di Viaggio XXIII

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Diario di Viaggio XXII

Forse Vincenzo ha vinto questo Primo
Gyoco di Memorya....
Controllero' le risposte e entro pochi
giorni saprete!


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Diario di Viaggio XXI

Mattinata di Venerdi' 27 Luglio...
Il sole accompagna lo svuotamento delle camere
che c'hanno accompagnato in queste 3 settimane
a Ubud. Stanza di sogni, lamenti, gioie,
kundalini, letture e esperienza segnanti.
Tutto torna pulito, libero dai nostri
colori e costumi. Guardo le valigie.
Penso ad Aida che oggi, alle 13.00 da voi,
alle 19.00 da Noi, partira' da Roma, in una
lunga traversata per raggiungerci.
Cambia il Progetto, in una seconda
fase di viaggio. Nella prossima Mail vi narrero'
tutto quello che abiamo scoperto (anche con
le indagini di Emiliano) sul Turismo Sessuale,
l'Abuso e in specifico sulla Pedofilia qui a
Bali (chiaramente NON potro' fare i nomi di nessuno).
Per ora aggiungo qualche immagine a segnare
questa Prima fase di 'Baratto' compiuta qui,
nel cuore culturale di Bali...
Ciao da Vania
P.S. = Nelle didascalie del Gioco c'e' un piccolo
errore (scusate la fretta): "Laboratorio Yogurt e' in
viaggio verso Dubrovnyk in Mare!" Ciao (al miglior
vincitore, mi dispisce Marti, ma NON potra' essere
data la Foto di Monica-Dumbo <non le abiamo fatte>...
ma vi assicuro che vi divertirete a vedere Lei vestita
da Sita ed io da Rama!)


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giovedì 26 luglio 2007

Diario di Viaggio XX

Giunti al XX Diario di Viaggio
ecco un piccolo Gioco per voi!
Spedite la giusta Sequenza numerica
di Didascalie e ricevete...
La Foto di Rama (Vania) e Sita (Monica) Ah!!
Buon divertimento


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Re:Diario di Viaggio XIX

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Re:Diario di Viaggio XVIII

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Re:Diario di Viaggio XVII

In questa piovosa giornata di riposo,
per ricaricarci da 4 meravigliose
ma faticose settimane, salutiamo la citta'
di Ubud (domani torniamo a Denpasar, ad
accogliere Aida che giunge da Roma e a
iniziare con la Dott.essa Suriani il nostro
percorso diretto con i bambini).
Le indagini di Emiliano per il Film Documentario
proseguono alacremente e da stasera comincieremo
a fare Riunioni di Progettazione anche per il Video...
intanto, salutando anche voi in questa sera di
relax, ecco i frutti (altre immagini) di una
Reale Antropologia Comparata (ah!) con Nozze,
Trucchi, Spettacoli... A presto... ad altri lidi.
Vania


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Re:Diario di Viaggio XVI

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mercoledì 25 luglio 2007

Diario di Viaggio XV


Diario di Viaggio XIV


Grande Festa di saluto!

Scrivo di fretta, con ancora il corpo bagnato da
un diluvio che ci ha accolto in questo magnifico
Mercoledi' sera!
Dopo una lunga ma produttiva giornata di Prove, con il mio stomaco e quello di Daniele resi combattivi e reattivi da
una buona forza psicologica e molto antibiotico...
siamo andati alla Festa di saluto con il grande Maestro Dewa e il suo Gruppo 'Krisma'. Da giorni architettavamo la sorpresa a Max e Monyk e NON ho potuto per questo parlarne sul Sito! Con Dewa ed Ygramul abbiamo progettato una cerimonia di Nozze Balinese (a circa 1 mese dal Matrimonio
Veneziano!).... beh, non mi sarei mai aspettato nulla di cosi' meraviglioso! Come sempre un'accoglienza regale e
una disponibilita' solare e familiare, ma stavolta l'insuperabile: siamo arrivati e l'intera orchestra Gamelan (nel vestito da spettacolo) ci ha accolto suonando (32 elementi, tra flauti, gong, tamburi, cen, gamelan...); poi danze e maschre di ogni tipo, mentre noi rimpiccioliti dall'onore, ci acovacciamo su una stuoia e beviamo da una noce di cocco. Il Sarong e il cappello da cerimonia ci integrano un poco, ma davanti a noi stoffe sgargianti e
danze ricche ci calano in un sogno; i bimbi danzano armoniosi un ballo di 'benvenuto' e una festa contadina (meravigliosi nei loro trucchi accesi ed i vestiti dorati)... Massimo e Monica vengono vestiti con abiti elegantissimi, con stoffe e pugnale, con fiori e corone, gioielli, bracciali, cinture. Sono scortati in un podio a baldacchino dove la Madre di Dewa e il Maestro li benedicono con gesti magici, antiche parole, incensi... doni di frutta e riso, fiori. Le Maschere (un Ambasciatore, il Re, l'Anziano, il buffone, un furioso demone Jauk...) fanno le loro offerte fisiche, smuovendo l'aria di ritmi e passi. Combattono davanti a noi l'uccello magico Garuda e il Demone Rawana (nei corpi fasciati d'oro di due danzatrici)... musica e bambini ovunque. Su un tavolo attendono tristi due maialini interi cotti allo spiedo, circondati da candele e incensi! E' incredibile! Ecco allora il vero 'Baratto', in un profondo atto di Terzo Teatro che da' tutto il valore del nostro Mondo 'familiare-fanciullesco-ludico' di fare Teatro Antropologico. Si festeggia con il rito balinese, con il grande Teatro musicale di quest'isola folle, il matrimonio dei nostri insetti Ygramul Massimo e Monica. Noi scambiamo la gioia, i giochi con i bambini (e' pieno, insieme agli anziani), le bolle di sapone e i palloncini che come sempre fanno esplodere risa e salti. Il Baratto funziona in profondita' (grazie a questi magici uomini e donne e molto anche per la nostra energia, sempre cosi' cauta e gentile)... ed eccoci di nuovo Attori, mentre danziamo il 'Gura' Rupa'' dei Guarani' Kaiowa' e il 'Waza-Waza' africano (ogni viaggio resta in noi e figlia!). I balinesi ci guardano con ammirazione, applaudono ai Guarani' e agli dei africani, capiscono, ridono si sbracciano. Poi inizia lo spettacolo 'Naso d'Argento' e con lui (richiamato dalla gioia dei Chewa) un diluvio divino. Recitiamo sotto una pioggia scrosciante e ogni parola da noi lanciata in aria in Balinese viene accolta da un abbraccio di approvazione, di risa e di godimento! Capiscono e noi cantiamo, danziamo, narriamo... arriviamo al combattimento, con la pioggia che ci rende tutti Pulcini/ella; io accendo le torce e le passo sul corpo, Dewa guarda i bambini preoccupato e dice 'Magic'. Si gode a fondo e anche la gran pioggia (richiamata da noi) aumenta la felicita'. Chitarra, tamburo, copioni, vestiti in un'unica melma umida, insieme alle lacrime di questa sera che allontanano per sempre la malattia da Noi e salutano con gioia i nostri maestri di danza e di vita. Chiudi cosi' questo breve racconto, con il magone in gola, pensando che "Questa serata e' valsa TUTTO il lavoro fatto sino ad oggi!"... ce l'abbiamo fatta. Non narrero' oltre, ne' della cena, ne' del magnifico Guerriero Baris interpretato da Daniele (in perfetto costume e trucco), ne' della Commedia dell'Arte mostrata da Max. Aggiungo solo che Federichino potra' essere molto fiero del suo Zanni nero: stanotte la sua maschera ha vissuto un sogno d'acqua ed e' rimasto in dono al Maestro Dewa, in compagnia del suo Dalam (la Maschera del Re).... di questa sera resta il ronzio di Ygramul, un nuovo momento di crescita e tante immagini. Ygramul sta meglio... e' felice... e, anche grazie a stasera, risana le sue vecchie e molte cicatrici!
Vi mandiamo immagini del 1° Matrimonio veneto e di questo 2° balinese, perche' ORA realmente Max e Monyk sono legati fortemente davanti a tutti gli dei del Mondo!
Godetevi la gioia di Massimo e Monica e le varie foto di questa ultima settimana di studi qui in Ubud.

ciao da Vania



Ciao da Vania

martedì 24 luglio 2007

Diario di Viaggio XIII


Per tutti coloro che seguitano ad aggiornarsi sul nostro Blog, mandando mail, lettere e commenti (leggeteli, sono piu' belli dei nostri Diari)... Grazie! Grazie da me e da Ygramul tutto, dedichiamo anche a voi le parole del nostro spettacolo:
MANUSA LUWIH (persone adorabili!)

Terza Settimana di Viaggio del Gruppo Ygramul LeMilleMolte in Bali.

L'ondata di forze ed energie cresciuta con l'incontro della dottoressa ghandiana a Denpasar, lo stimolo ad attraversare una nuova visione del percorso, si e' frammentata in mille rivoli... come disciolta dal diluvio di Domenica notte, rigagnoli di pensieri e di fatiche, ma anche sogni, giochi di luce e misteri, che sembrano indebolirsi. Con Lunedi' 16 Luglio e' veramente cambiato molto (almeno dentro di me). Al termine della seconda settimana, costellato da pungenti novita' che disorganizzano l'anima, mi sentivo 'curato' da un agopuntore divino; ovunque, la sensazione acuta di un ago, un elemento estraneo conficcato, pronto a confondere la mia identita', la fede che ho da sempre nel Teatro e nel 'modo' di far teatro (Patafisica, ludicita', ricerca integrata ed Esoteatro)... tutto stravolto, scapigliato da un vento ingestibile eppure inebriante, quasi un'ubriacatura forzata dell'animo! Ma la 'sbornia' balinese, al suo 15° giorno, si scioglie in acqua. Così e' iniziata una settimana di 'correnti' piu' oscure ed ho realmente sentito l'arcobaleno sino ad ora descritto, la cornucopia di immagini affascinanti, entrare in corpo sotto forme fangose, limacciose - senza alcun permesso - e trasformarmi in un anfibio (come il mio Miglior Fratello!). La nuova respirazione non mi piace, quasi mi soffoca... eppure solo cosi' mi spoglio del 'turismo' e prendo corpo nella vera esperienza.
Acqua... settimana d'acqua e di umori liquidi. Fluidità nei muscoli (carichi di rinnovate forze e fatiche), con la circolazione che smuove l'acido l'attico; scorrevoli le figure di danza che stiamo apprendendo (la Baris, la Rama Sita Kijang e la Tari Menenun) che iniziano a giocare indipendenti dentro il corpo, scambiando quattro chiacchiere con gli Zanni e i commedianti dell'arte varia, in un girotondo di gesti e maschere; disciolta la gioia e la simpatia del Barong, immensa creatura dal sapore caramelloso, che in strada sfotte i bambini e sculetta, agitando gli occhi dragheschi; in tempesta lo stomaco, scombussolato da troppi giorni di batteri estranei ed ora furioso, in tuoni brontolanti, in cavalloni di diarrea, in ondate di vomito continue; nebbie di sudori freddi, incubi e brividi si sono arricciati sui nostri corpi, cogliendo a caso ogni giorno una diversa persona del Gruppo, per ipnotizzarci verso i letti umidi; acqua si è versata dal cielo nuvoloso di Bali, ogni giorno, bagnando i tempietti e le offerte con metodica noncuranza. Ecco che, superstite da una settimana cosi' 'marosa', ne esco come un naufrago, rinato, approdato a nuove idee... ma con il corpo e le energie ancora nauseati, spaesati. Mentre scrivo vedo il vento che agita le palme della foresta e il grigiore lunare di una nuova pioggia (ancora acqua!) che sta arrivando. Stiamo concludendo la nostra presenza qui a Ubud per cominciare una nuova parte del nostro percorso. Domani (Mercoledi') terminera' in una grande festa dal Maestro Dewa il nostro periodo di 'apprendimenti' delle danze e lo studio si tramutera' in azione! Gia dal 25 porteremo in scena un piccolo spettacolo contro la Pedofilia tratto da una Fiaba italiana (raccolta da italo Calvino) 'Naso d'Argento'; saremo in strada, nelle scuole, nelle corti dei villaggi, in ospedale e a contatto con associazioni e famiglie... l'archetipo di 'BarbaBlu' (naso d'argento), il Grande Predatore Psichico Maschile, scorrazzera' sull'isola di Bali nel tentativo di generare timori, apprensioni, dubbi, tremori e spiriti di rivalsa e lotta... per scardinare il Tabu' dell'abuso e della pedofilia. Con gli occhi ancora umidi di sonno guardo la mia stanza del warsi bungalow (con la parete di Regia colma di fogli e scritte, con gli strumenti e gli oggetti clown in un angolo, stoffe, vestiti, trucchi e libri di Pasolini....), l'unica casa a non avere l'acqua calda, ma scelta eccellente tra un'abitazione con luce e ventola d'aria per forza collegate e lucertole da 1 chilo (la stanza di Max e Monik), un'alloggio con il tetto bucato, ove si aggirano creature immostrabili (Paolo), la camera dei movimenti sinistri (Anto e Daniele) e la stanza di Emiliano con un uccello imprigionato nel controsoffitto.
La nausea continua a farmi vomitare (tra un paragrafo e l'altro), e lo stomaco gorgoglia tra un brivido e una fitta pronto alla scarica di diarrea, dopo oltre 1 settimana di disturbi... ma passerà! Devo avere fiducia nelle forze reattive del mio organismo e in un dottore meraviglioso che ha visitato me e Paolo (le prime vittime dei batteri) con un sorriso medicatore: un uomino anziano, tondo e compatto come una pasticca, con due piedi da coala e una valigetta ornata da un adesivo slavato di E.T. e stracolma di medicinali... ci ausculta il ventre, ci sente la temperatura e poi commenta serafico: "very bad bacterial! Tsunami! Tsunami in the stomach". Sento, nonostante la temperatura e la stanchezza, una risata infantile salirmi dentro (ecco la vera medicina!). Lui prepara con cura da alchimista alcune bustine di pillole (antibiotici, energetici, armi contro lo diarrea...) e con attento amore ci consegna la 4° medicina "the must important!" : un sacchetto pieno di pasticche di carbone (carbone puro!!) che macchiano le dita solo a vederle, e lasciano un sapore nero in bocca. 12 al giorno + 4 antibiotici+ 2 antidiarrea+1 energizzante. Che fico! Mi sento un tiro al bersaglio, e godo ancora una volta della semplicita' e della rozzezza dell'arte medica occidentale. Poi ci danno una tisana di Ginger, buonissima... e nulla cambia!
Ma passera'... passera'... non e' nulla di grave e il viaggio profondo che stiamo conducendo comporta anche questa comprensione 'intestina' del mondo. Oggi, mentre scrivo, Paolo e' guarito del tutto, Monica e' robusta come sempre (un'Amazzone!) con solo una leggera febbretta che la segue discreta, Antonio ed Emiliano sentono lo stomaco arrovigliarsi in movimenti imprecisati e fastidiosi, Daniele sta a letto vomitoso e febbricitante, io sto reagendo pang'ono pang'ono.... e Massimo? Massimo e' il vero Highlander, con la sua dieta metodica di pollo, patate e verdure, le sue poche sigarette rituali, la birra fresca e festosa! Perfetto! Il cielo di Bali accompagna e protegge benignamente la coppia di sposi novelli (ieri e' un mese dal matrimonio!).
Narro brevemente anche le vicende di questa burrascosa settimana, visto che siamo ad un punto di svolta e si entrerà a breve nella II Fase del viaggio!
Lunedi' 16 Luglio : Facciamo colazione con una Monica WaltDisneyana (durante la notte le si sono gonfiate tantissimo le orecchie, entrambe!!). Si scherza, mentre capiamo che qui sta arrivando l'inverno, poiche' seguita il pallore del cielo, il freddo soffia e una pioggerella tenue ci ricorda di coprirci. La maestra Kadek e la sua compagna Ayu ci portano sempre un buon lavoro, splendide nel nostro maiolicato di regia, con passi di grazia e una precisione affascinante. Visitiamo il Tempio dell'Acqua Sacra (Tirta Empul) e come sempre restiamo estasiati! Mentre attraversiamo gli anziani in preghiera e una lunga fila di donne coloratissime che portano pile di doni sul capo, una schiera poderosa e fantasy di guerrieri kriss si agita... gong, monaci... e vasche d'acqua, ove ogni rigagnolo ha una sua magia, una sua proprieta' curativa e salvifica. Uomini e donne si bagnano, calpestando i petali in terra... mentre in ogni angolo accade qualcosa. Non c'e' cacofonia, anche se nessuno si ascolta... tutti seguono il loro spirito e convivono in un rito paradossale, disequilibrato e operoso.
Martedi' 17 Luglio : Il lavoro da attori sembra quasi esser divenuto abitudinario, anche se la stanchezza chiude gli occhi e china le teste. Ma ecco che arriva il tracollo! Paolo, mentre viaggiamo per Tampaksiring, si sente male e rigetta in un canale di risaia... gli cala una stanchezza pallida, come un mantello di tremori; lo coccoliamo a carezze e Cocacola (le mie strane teorie mediche) e il Maestro Dewa lo fa stendere sul letto degli avi, come un Papa' anziano, nel mezzo del cortile della casa familiare... un Sarong colorato indosso (pareo leggero), un bicchiere d'acqua (che sa di petrolio) e la musica Gamelan che affaccenda il sonno, tortuosa!
La sera (come in un giallo di Agatha Christie) arriva la seconda vittima...Io! La notte e' un rigettare intermittente, che diverte i muscoli del collo e brucia lo sterno!
Mercoledi' 18 Luglio : La malattia continua e un'intera giornata a letto, nel sudore di 4 cambi ed il pallore da salassi, non caccia l'intruso! Odori e sapori stranissimi che assalgono! Io e Paolo ci arrotoliamo nelle lenzuola, ma cartigenica e sciacquone divengono i piu' fedeli alleati! La sera il dottore rotondo e' chiamato in soccorso e ci lascia, come un Babbo Natale olivastro, colmi di doni! La resistenza si fa tenace, ma il "bad batterial" stura la pancia e io mi tramuto in un doccione osceno dal secondo piano della casa.
Giovedi' 19 Luglio : Ieri il Gruppo Ygramul, tramite il magnifico Maestro Dewa (un vero artista, serio, cosciente, politico!) ha acquistato una piccola orchestra Gamelan per il Teatro! Non solo i molti dolci regali dei laboratori e la valigetta del 'Piccolo Principe' donatami a Viterbo, ci stanno accompagnando per battere questo momento di degenza (ho pescato il biglietto perfetto "Capitano, teletrasporto al Teatro Ygramul per 2 persone!", mentre mi masticavo la lecca-lecca regalatami dalla MIA AMICA Silvia!)... ma i molti soldi raccolti (con il nostro primo anno di attivita') stanno finanziando molto di questo viaggio! Porteremo con noi una Gangsa, un piccolo Reyong, dei Ceng Ceng, i Flauti.... Sara' stupendo suonarli nel nostro carapace... sopra la gomma, tra le stoffe nere e il candido soffitto polveroso.
Io e Paolo ci imbottiamo di antibiotici e miglioriamo lentamente... Monica-Dumbo sta benissimo e le orecchie sono scomparse in un istante, mentre Antonio ed Emiliano ricevono cazzotti dall'intestino, corrono al bagno o si accasciano nel letto umido.
Finalmente abbiamo terminato di tradurre e strutturare lo spettacolo per i bambini. Ho lavorato 2 ore con un balinese (Taviv) felice, troppo felice... Non si e' incupito neppure nel raccontarmi della fucilazione in strada di suo Padre (nel 1965) quando l'Isola di Bali ha subito una violentissima repressione dei Comunisti (sono stati ammazzati dal Generale-macellaio Suharto circa 100.000 persone, sospettate di essere del Partito Comunista PKI, in un'isola che ha solo 2 milioni di abitanti; e' mostruoso!)... ciascuno qui conosce almeno 1 comunista, o presunto tale, che e' stato massacrato. Ma l'argomento e' tabu', quanto la pedofilia - mi spiega gongolante Taviv - nessuno dei Balinesi (che sono creature solari e piene di rinnovata infanzia) vuole ricordare che l'odierno partito al Potere e' stato cosi' sanguinario! Eppure (mi spiega) qui tutta la politica e la polizia sono corrotte ed il giornalismo viene censurato!... con una pacca sulla spalla, in un inglese che comprendo a stento, mi dice "Caro fratello Vania, dal nome russo, sara' difficile qui parlare di Pedofilia! Siete protetti?"
Non mi preoccupo, ma me lo appunto, mentre ringrazio con il solito gesto di preghiera (Suksamo) perche' ora abbiamo un copione da studiare in Balinese!
La nausea migliora, la febbre e' scesa... Paolo si aggira per il giardino, guardando le palme, invaso dal 'Manifesto del Nuovo Teatro di Pasolini'... sembra un intellettuale meditabondo e mi fa tenerezza, con il suo 'pigiama' da malato.
Venerdi' 20 Luglio : oramai le danze che i nostri due maestri ci stanno donando sono del tutto esplicitate, ma il corpo non riesce a memorizzarle e fa troppa fatica nel tenere il ritmo e la concentrazione. Siamo quasi giunti al termine e chiediamo Lunedi' di lavorare sul 'trucco' ed il 'costume' delle cerimonie primarie, quella Ramayana e quella dei giovani guerrieri!
Tremabondi ci dirigiamo in un paese dell'interno, una sorta di 'soffiata' del Maestro Dewa... in un Tempio vicino a Petang, vi e' una giornata di scommesse dei Galli!
Andiamo, passando ad incontrare il Capo Villaggio, e poi siamo li', nel mezzo dei campi coltivati e degli alberi secolari, in un'arena di cemento ove stanno accalcati corpi sudati.
Non mi dilunghero' troppo su questo evento perche' mi ha profondamente colpito, segnato, direi segato... solo alcuni flash, per ricreare quel turbinio incomprensibile.
Una vecchia bianchissima benedice di fiori un gruppo di donne inginocchiate ed asperge il terreno pieno di cani e petali. A 10 metri una fossa, dall'odore di cloaca, racchiude un'eco da terremoto, pulsante... centinaia di mani che scommettono, di gesti stringenti soldi madidi. Occhi non piu' gioiosi ma malati, venati di rosso e di un fumo di sigarette all'incenso. Nessuna donna, e sguardi di commiserazione verso Monica. Noi blindati in doppi Sarong, maniche lunghe, cappelli tradizionali, siamo comunque disonorevoli... non capiamo, abbiamo nausea e un po' di paura. In fondo alla vasca di morte decine di gabbie, padroni di Galli calorosi e commossi, piume, sangue e rena... fili colorati che tessono nodi violenti sulle gambe dei pennuti, armandoli di speroni spaventosi, magici e luncenti! Puzza, puzza e scatti, spintonamenti, coraggiose pressioni per vedere meglio il Gallo che restera' in piedi e l'altro che spruzzera' di carminio la sabbia, afflosciandosi in pochi secondi, stupito dalla morte. Poi il silenzio. Un gong. Una noce di cocco cala in acqua, i galli sono colpiti, pizzicati, infastiditi (un dito col pepe nel culo e uno sul becco e gli occhi) e poi si fondono in un unico mucchio di piume violente. "Mai piu'' penso dentro di me... e intanto sono geloso... "Questo e' l'unico vero teatro possibile!". Guardo il pubblico ammutolito, partecipe e curioso, con volti da Brugel e posture di Goya. Il Gallo si accovaccia, chiede perdono... Gong. Urla, soldi, pacche sulle facce e sulle gambe, sguardi di ammirazione e zampe mozzate, piume cadenti.
Non riesco a mangiare, mentre da una vetrina piena di larve, si affaccia un piatto di pesce. Bevo, bevo e bevo... ma il suono degli scommettitori non fugge dall'orecchio e il Gong sotto la caduta del Gallo pieno di sangue in volto non lo dimentichero'! Mi salva quella vecchina, ORA bianca piu' di ogni cosa al mondo, che vibra il capo e versa acqua... lei, serafica, lascia che i 'bambini' puntino sulla Morte e la chiamino a raccolta.
Sabato 21 Luglio : Secondo week-end di riposo. Ieri sera abbiamo visto uno spettacolo di ombre (il Wayang Kulit) ed ho di nuovo percepito il Sacro fermarsi nella gola. Una torcia dondolante spara luci e ombre in continuo movimento su un telo mal teso, piegato, macchiato. Ma dietro, attraverso una minuscola orchestrina gamelan e un magistrale Dalang (il burattinaio-sacerdote, mago e sciamano), gli dei ci parlano, sfidano, deridono! Le ombre si sfumano e contorcono, narrando le gesta di Hanoma (dio scimmia) e il cervello compie acrobazie di meditazione per gestire i continui mantra, le flessioni della voce, le allucinazioni di immagine! Mille personaggi si alternano, mossi da un solo Sacerdote che con il piede batte il ritmo drammaturgico su una tavola rumorosa.
Le Wayang (antenati) Kulit (di cuoio) ci portano all'origine della nostra passione, ai suoni giocosi del neonato, alla ricerca di orientamento in un mondo abnorme. Oggi, al mercato di Ubud, torniamo turisti felici. I vari malesseri ci stanno dando un po' di tregua ed e' giunto il momento di sfogare un po' delle nostre frenesie (regali, ricordi, coccole, abbellimenti per il Teatro e le case, ecc.)... Ubud ci avvolge come un oste saggio e ci offre ogni bene. Si contratta ed il mercato si trasforma in un quartiere arabo. Ed ecco apparire stoffe Sarong e Batik (con cui appariamo nuovi insetti Ygramul), cerbottane indigene (con cui Daniele cerca di trafiggere Monica), gioielli, legni, cocci (per rinnovare l'estetica del Teatro), dipinti, pennelli giapponesi, vestiti... Siamo in un'isola ricchissima d'arte e con un grande senso dell'estetica!
La sera, oltre a Pasolini che ci assedia ogni notte e ci scandaglia il cuore, si cominciano le Prove del nostro Spettacolo "L'Uomo dal Naso d'Argento - Manusa ngelah Ciunguh Perak".
Domenica 22 Luglio : Nel riposare e studiare lo spettacolo, Dewa (oramai la nostra vera Guida dell'arte di Bali) ci conduce a Sukawati e Ginyar... altri mercati, altra arte, artigianato, sapori, colori... compriamo i trucchi per le danze, le stoffe... e incontriamo un magnifico scultore di maschere!
Ci porta una cesta e ci mostra, con un fare da Carnevale veneziano, le meraviglie della tradizione balinese che ha impresso sul legno dei caratteri straordinari... poveri, malati, sacerdoti, mostri, divinita' e Re! Ciascuno vive, nei sopraffini intagli rugosi, negli occhi potenti, nelle barbe e fisionomie deformate o estasiate. Decidiamo di comprare molte maschere per il Teatro Ygramul e vedrete, al nostro ritorno, che grande lavoro si puo' fare!! Anche questo investimento e' grazie a Voi: al pubblico, ai miei genitori e a quelli di Chiara (che tantissimo hanno fatto affinche' il sogno Ygramul s'incarnasse), a Gloria e Giacomo (veri Mamma/Papa' dell'intero Sciame) e a tutti i Laboratori (calorosi, intensi, propositivi, mai....mai...mai negativi!!)
Le prove scorrono sotto i nostri occhi, i corpi sembrano aver vinto la malattia. Anche la pioggia, che ha accompagnato quasi ogni giornata, pare svanire nel caldo pieno di gechi... eppure....
Lunedi' 23 Luglio : Ricompaiono le nuvole e risale la nausea.
Ho lo stomaco ancora pieno di carbone (tutto nero... non vi dico cosa!!) ed ecco che a sera, dopo un giorno di gran lavoro... Daniele 'sgotta'. Pasolini sta generando tra noi una gran discussione, uno scontro potente, rinforzante e filosofico... nello spettro del suo Manifesto e nelle parole dei suoi personaggi. In mente la memoria gia' affastella il balinese ed ecco che Daniele, con la pancia stracolma di Mie Goreng, si accovaccia. Come per me e Paolo nei giorni scorsi, partono i crampi, l'acido sale puzzolente e una nuova parte della casa viene battezzata (oramai ovunque... tetti, laghetto, prato, camere, ecc.). Daniele, pallido come l'odore di birra e nuddle che lo avvolge... tutti sperano che non sia tornato il "bad batterial", lo Tsunami... ed invece! La notte attacco anche io; torno ai vecchi banchetti di gabinetto e sudore, mentre un sapore fisso non mi fa pensare! Non voglio perdere altro lavoro (ho gia' saltato 1 lezione con i Maestri!), devo stare meglio!! Mi ringolfo di medicine.
Martedi' 24 Luglio : Il nostro Emiliano, il regista del film-documentario che e' qui con noi, da giorni segue varie interviste e indagini sulla Pedofilia. Ha già viaggiato da solo (mentre noi studiavamo le danze) per avere importanti incontri; molti dei contatti e dei personaggi visti non li citero' (per ovvia protezione)... ma il punto di incontro con lo studio sull'abuso si avvicina sempre piu'. Abbiamo gia' degli ottimi appoggi, persone che combattono quotidianamente qui sull'isola, che denunciano, investigano, fanno coscienza! Il Console italiano ci segue con attenzione, seppur non puo' ufficialmente aiutarci... ma credo che dall'arrivo di Aida (il 28 Luglio) iniziera' un altro momento molto intenso, ricco di spettacoli, scambi con genitori e bambini, interviste a giornalisti, politici, psicologi e giudici! Il Teatro (come sempre) ci spalanca le porte di ogni azione ed Emiliano e' molto bravo a creare una ragnatela di tappe possibili. Penso spesso, sfogliando la sera Pasolini, agli atti dei pedofili... ai bimbi che qui stiamo incontrando... NON CAPISCO! Rimango afasico e chiedo soccorso alle Fiabe per riuscire a restare serio. Intanto Daniele e' a letto, febbre, diarrea e vomito gli fanno da Passaporto e dichiarano una volta per tutte la nostra identita': Noi NON siamo balinesi e latitiamo una falsa integrazione! Non possiamo mangiare tranquillamente nei loro Warung (le bettole di strada), ne' con non-chalance gustarci le salse infernali. Tutto va scoperto, conquistato a piccole dosi!
Paolo e' preoccupato che torni anche a lui il batterio assassino, mi guarda con occhi chini e io gli sorrido, cattivo come posso essere solo con lui nel Gruppo, mentre scambio sms con mia madre in Italia per avere consigli sul da farsi. Oggi si abbraccia la fine dei nostri percorsi di apprendistato. Mi ricordero' a lungo di Kadek e Ayu (le nostre danzatrici) e porteremo Dewa Ngurah in Italia (SI! E' UNA PROMESSA! I primi di GENNAIO 2008, il nostro Maestro Balinese sara' un Ygramul!) per fargli condurre un Seminario d'insegnamenti sul Teatro-Danza balinese. Per stasera mi guardo il fango dei campi, spero che l'acqua delle pioggie sia finita, che l'alta marea in me e Daniele cali, che la fluidità non riguardi piu' il nostro intestino. Mi gusto con pazienza certosina un'insalata scondita e del riso bianco, sperando che navighino di me piu' a lungo possibile.
Basta liquidi, basta acqua straripante... Una preghiera alle divinita' di Bali!!
Vania.

domenica 22 luglio 2007

Diario di Viaggio XII

Le persone adorabili sono quelle persone che non sanno di avere diritti

Pier Paolo Pasolini

Diario di Viaggio XI

come cazzzo si scrivera sul blog...bho provo...ciao amici , volevo rassicuare chiunque avesse saputo dei vari mancamenti mio e di vania , che siamo ad un mese di disstanza da roma abbastanza vivi, c e chi caga a go-go, chi come vania che prende 4 purghe senza alcun risultato, metafora dell esistenza balinese...un abbraccio a tutti coloro i quali da lontan ci abbracciano ci sostengono, ci fanno sentire con un dono prezioso in mano, da gestire con leggerezza cura e coraggio...volevo fare un solo appunto a vincenzo occhionero ben presente in questo blog " ancora che cerchi appunti per la tua tesi di laurea, a quest ora doveva essere ben che discussa, ma cosa credi che venga pubblicata e ricordata negli annali universitari, dico io ma quella santa di irene ne ha prese 3 nel frattempo, e comunque siccome in questo viaggio ci sono anche io non autorizzo il trattamento dei miei dati personali sulla tua tesi treccani...per il resto bravo che sei sempre sul blog...dai un bacio a zoe lei poverina non c netra nulla, a irene invece no lei e colpevole :) a voi amici se mi vedrete arrivare prima del 24 agosto a roma con un aereo d urgenza non preoccupatevi troppo, da li a poco staro morendo, ma ho visto bali ...che culo la vitaa gli altri ygramul che non sono in questo viaggio con me ( silv chiara fiamma ) un abbraccio forte...non manca nessuno ah si un tale simoncione beh se lo vedete ditegli "fottiti" :)pape forse redivivo

Diario di Viaggio X

Progetto da parte del Gruppo Teatrale Integrato di Ricerca Patafisico Ygramul LeMilleMolte presentato al Console italiano a Bali Giuseppe Confessa allaProfessoressa e Dottoressa Luh Ketut Suryanie agli Operatori dell'organizzazione C.A.S.A. (Committee Against Sexual Abuse)
Introduzione
Il Gruppo Ygramul LeMilleMolte opera da oltre 10 anni nel campo del Teatro Antropologico, mantenendo una sua sede e una base della ricerca nel Teatro Ygramul (a Roma), investendo le proprie energie in moltissimi percorsi di pedagogia teatrale sul territorio italiano (nelle carceri, negli ospedali, nelle scuole, con i centri di salute mentale, con laboratori integrati alle differenti abilita' fisiche e mentali, ecc.). Il Gruppo nasce da attori/ci professionisti, dal regista Vania Castelfranchi (diplomato all'Accademia Silvio D'Amico) e da molte personalita' artistiche (scrittori, pittori, scultori, musicisti, scenografi, ecc.). L'intreccio delle nostre metodologie lavorative (nate dalla 'Patafisica' di Alfred Jarri) e l'ampio studio del Terzo Teatro o del Teatro Antropologico, ci ha portato a scambiare esperienze con i molti gruppi italiani di ricerca, e ad incontrare i grandi maestri europei (Peter Brook ed i suoi attori, Eugenio Barba ed il suo seguito, ecc.).Proprio attraverso un incontro avvenuto con Eugenio Barba alla Biblioteca Universitaria di Roma, abbiamo strutturato questo progetto antroplogico, il nostro 4°. Nei precedenti percorsi abbiamo lavorato intensamente in luoghi molto differenti del mondo e su altretematiche politico/sociali: - Nel 2000 nel sud del Brasile (Mato Grossso) con le popolazioni indigene dei Guarani' Kaiowa', barattando nei nostri strumenti teatrali la lotta forsennata per i diritti dei popoli indigeni, il diritto alla Terra, alla Vita,. alla preservazione e dignita' di una cultura. Gli indigei Guarani' ci hanno guidato nelle loro case di preghiera (le Ongussu) e ci hanno narrato le loro armi di lotta all'"uomo branco" e al "fazenderos" (i canti, le danze, l'occupazione delle terre, lo scontro armato, sino al suicidio). - Nel 2002 siamo tornati dai popoli Guarani' e poi abbiamo affrontato la Foresta Amazzonica, a Nord, vicino Parentins. Li' il lavoro si e' unito alla cultura dei Satere' Mawe' che combattono per salvare la foresta e la pianta del Gurana'. - Nel 2004 il Gruppo ha lavorato in centro Africa (Malawi), presso i villaggi dei popoli Chewa e Yaho. Il percorso ci ha condotto dai malati di Aids, dai Tubercolosi, gli affamati, i malarici... verso tutte quelle realta' di poverta' estrema e mancanza di mezzi per affrontare ogni malattia.In queste passate esperienza si e' formata l'ossatura base, il concetto portante del nostro operare nel Teatro Antropologico: noi operiamo nei luoghi che visitiamo un profondo 'baratto' con i popoli e le culture che incontriamo; lavoriamo su un'ampia problematica territoriale, portando energie, materiali, spettacoli, animazione, arte! Ma il grande lavoro viene poi compiuto in Italia, ove il viaggio e l'esperienza fatti prendono corpo e vanno a formare: > un video documentario (in Mato Grosso abbiamo girato il film "Ava Rendy - il Popolo dagli Uomini Lucenti"; e il secondo anno "La Terra Senza Male"; in Africa il documentario "Pang'ono Pang'ono"). > uno o piu' spettacoli teatrali ("Ongussu" per il Brasile, "I Gironi infernali dell'Amazzonia" per i Satere' e "Edzi Re" per l'Aids in Africa). > una mostra fotografica e diverso materiale cartaceo (cartoline, libretti, programmi di sala, ecc.)Questo a sottolineare come le tematiche incontrate nei territori di viaggio, in realta' vivano poi a lungo in europa, smuovano e formino coscienza li', attraverso i nostri spettacoli nel nostro e in altri teatri, nelle scuole (attraverso l'E.T.I. Ente Teatrale Italiano), nei laboratori. I nostri viaggi di ricerca durano da 1 a 2 mesi, il nostro agire in Italia prosegue da anni. Il lavoro in Italia/Europa porta anche la raccolta di fondi e di informazioni/contatti che contribuiscono, seppure a distanza, a mantenere attivi i nostri progetti, creando ad ogni viaggio un piccolo ponte di cooperazione internazionale.
Proposta per questo Percorso a Bali.
Il Gruppo Ygramul, nei suoi componenti : Vania Castelfranchi (regista del Gruppo, di Roma), Gloria Imparato (scrittrice di Roma, di varia formazione) Monica Crotti (attrice di una scuola Veneziana di Commedia dell'Arte), Massimo Cusato (attore di Roma, dell'Accademia Silvio D'Amico di Roma), Paolo Parente (attore di Pescara, varia formazione), Antonio Sinisi (attore di Roma, di varia formazione), Aida Talliente (attrice di Udine, dell'Accademia Silvio D'Amico), Daniele Pittacci (musicista di Roma, di varia formazione) Emiliano Monaco (operatore e regista romano-islandese per il documentario), Olof Gerdur Sigfusdottir (antropologa islandese-romana) sta gia' lavorando in Bali, nella citta' di Ubud e di TanpakSiring, studiando (dal 4 al 27 Luglio) alcune danze del Teatro Balinese, presso maestri del luogo (la danza Rama Sita Kijang e la Baris). Questo scambio portera' a costruire un ponte con i maestri incontrati per portarli successivamente in Italia ad insegnare, in Seminari e Workshop al Teatro Ygramul. Inoltre le tecniche apprese genereranno una parte dello stile di racconto dell'opera 'Affabulazione' di Pier Paolo Pasolini, che, incentrandosi sulla tematica dell'abuso sessuale, della pedofilia e del potere maschile, portera' in Italia a partire dal 2008, i frutti di questo viaggio. Il percorso qui a Bali, successivamente a questo 1 mese di studio, dal 30 Luglio al 22 Agosto, vorrebbe concentrarsi sulla tematica del Turismo Sessuale e della Pedofilia sull'isola. A questo proposito si richiede il permesso di poter lavorare in collaborazione con l'organizzazione C.A.S.A., seguendo le indicazioni della Dott.essa Suryani. Il Gruppo vorrebbe portare in scena, ovunque la dottoressa ed i suoi collaboratori od il console stesso lo ritengano appropriato, un breve spettacolo per bambini (in inglese e balinese) ove viene narrata la fiabe italiana di "Naso D'Argento" (raccolta e trascritta da Italo Calvino) e, attraverso gli archetipi del fiabesco, si danno delle possibili risposte al tema dell'abuso. Il Gruppo e' allenato, da anni, anche per lavorare in ogni condizione, potendo mettere in scena lo spettacolo in strada, nei mercati, nelle scuole, negli ospedali, all'interno di centri di recupero dell'infanzia, ecc. nella massima disponibilita'; con l'intento anche di organizzare percorsi di coscienza nei villaggi, con i capi/le cape, con le maestre e i maestri, con le mamme. Gli attori di Ygramul sono anche pedagoghi e operatori di laboratori e di animazione, e desiderano conoscere la realta' dell'isola di Bali, la pedofilia e il turismo sessuali qui presenti e preoccupanti, per lavorare meglio in Italia ed Europa (li' ove il numero di abusi e' sempre e pericolosamente in crescita!).Chiediamo dunque il permesso di poter seguire le proposte della dottoressa e di poter operare nel miglior modo possibile, portando un aiuto volontario e disinteressato. Sappiamo che tutto cio' che vivremo e raccoglieremo avra' poi una sua dimostrazione importante a Roma e in Italia, tramite conferenze, pubblicazioni, spettacoli, ecc. Desidereremmo inoltre, senza che questo modifichi la nostra ricerca, nel tentativo di poter documentare al meglio il lavoro e creare in Italia un film ed una mostra fotografica importanti, poter raccogliere immagini video e fotografiche degli spettacoli e del pubblico di bambini. Coscienti del fatto che una delle principali armi della prostituzione e della pedofilia (anche in internet) e' l'immagine dell'infanzia, assicuriamo non solo una raccolta mai invadente e forzata delle foto/fotogrammi, ma anche un utilizzo trasparente, politico, documentaristico. Con stima,sperando di poter goderedi un vostro interessamento e della vostra approvazione.
Ubud 18 - 07 - 2007

mercoledì 18 luglio 2007

Diario di Viaggio IX

lunedì 16 luglio 2007

Diario di Viaggio VIII


Continuano i piccoli aggiornamenti e i frammenti d'immagini e di emozioni di questa quarta, cosi' differente e intensa, avventura...Tra una settimana le prossime nuove, intanto GODETEVI anche LA LETTURA DEI COMMENTI (sono magnifici!).


Seconda Settimana di Viaggio del Gruppo Ygramul LeMilleMolte in Bali. da Vania...
Al termine della prima settimana qui a Bali, gli insetti di Ygramul tornano a comprendere quanto sia profondo e complesso l'universo teatrale... quanto lavoro (infinito) il corpo, la mente e lo spirito debbano raccogliere; una tale vasta pazienza e disciplina, uno spirito notevole di sacrificio e di crescita, spinto a modificare il se', nelle sue profondita'... per raggiungere (dopo grande fatica) la semplicita' espressiva, l'umilta' umana, la 'com-passione' politica e concreta nei confronti della realta'. Vediamo tecniche articolate ed antiche, difficili da sostenere per il corpo, le forze e il pensiero, eppure gestite con leggiadria, con facilita' e un gusto paesano di vera saggezza contadina! Il fare Teatro, il creare un rito collettivo di racconti ed emozionanti eventi, nonostante la complessissima tecnica, diviene un atto naturale, quasi ingenuo... pieno di spirito infantile, di sintesi necessaria, di minimo spreco e massima energia, come la cura di una Risaia.
Il paragone con il nostro teatro e' schiacciante!
Siamo circondati da un'isola dalla filosofia densa e artigianale, rurale, dalla religiosita' esplosa in ogni vicenda umana... Arte ovunque!
Ecco qualche descrizione, solo per dare a voi un profumo, un accenno di questa meraviglia ludica/spirituale, di questo caleidoscopio d'arti e di mestieri poveri e sacri:
- A Bali gli architetti (ascoltate bene ragazze del Lab Yogurt!!) sono una sorta di Sacerdoti costruttori (gli Undagi). Vedono il terreno ove sorgera' la nuova Casa-Bale (che accogliera' la famiglia estesa.... nonni, zii, bimbi, genitori, cani, piante, maiali, oche, divinita', ecc.), e cominciano la progettazione misurando la testa dei rappresentanti della famiglia. La grande casa (quasi tutta all'aperto, con solo tettoie e porticati) dovra' far vivere bene i suoi occupanti e quindi va creata a loro misura! Una volta pensato il piano di progettazione sulle misure corporee, i sacerdoti posizionano tutti i rapporti con il mondo cosmico:
il cancello Candi Kurung (che tiene fuori gli spiriti maligni), direzionato verso il Mare (Kelod); un muro di cinta pieno di spigoli (Aling Aling) poiche' i malvagi fanno difficolta' a girare di scatto e cosi' si disorientano! Tutto sulla pianta di un corpo umano con la Testa (il Tempio sacro della famiglia) orientato verso i vulcani (Kaja), le Gambe e i Piedi (Cucina e Magazzini del Riso), le Braccia (le capanne per la notte e il giorno), il Busto con il giardino di alberi di ibisco e frangipane ed un po' d'acqua... fino ad arrivare all'Ano (la fossa/gabinetto e mondezza).
- I Balinesi hanno deciso che ci possono essere solo 9 nomi, visto che tutto qui e' ciclico (Karma) e che anche dopo morti ci si rincarna a Bali. Quindi il nome indica per tutti lo stato di nascita: il primogenito puo' chiamarsi Wayan, Putu o Gede; il secondo genito Made, Kadek o Nengah; il terzo figlio/a e' Nyoman o Komang e il quarto Ketut. Dopodiche' (sesto, settimo, ecc.) si ricomincia la ruota!
- Molti balinesi curano la crescita del riso. Ma poiche' il terreno e' fertilissimo (grazie alla Dea Dewi Sri e al Dio Vulcano Agung) le risaie sono magnifiche e hanno bisogno di pochissima cura (2 o 3 ore al giorno). Tutto il resto del tempo, quindi, i balinesi lo dedicano a rilassarsi e a fare Arte ed offerte agli Dei. Cosi' le preghiere e i doni sono vere opere d'arte quotidiane (come i mandala, vanno distrutte in un attimo, ogni giorno) e tutti dipingono, suonano, scolpiscono, fanno teatro, intessono, curano i giardini, ecc... il livello artistico e poetico e' altissimo e la tecnica e' diffusa!
Questi piccoli accenni (ma vi assicuro che qui e' tutto cosi' gioioso), possono narrare uno spicchio di un mondo sorridente, verde e lieve. Sembra di giocare con le fantasticherie di un bambino, praticate da un'intera isola! (le barche hanno gli occhi dipinti per ritrovare la riva... gli anni durano 210 giorni ed i mesi 35... il cibo e' buono solo se e' piccante... ogni casta ha il suo linguaggio... la Strega dei Morti (Rangda) e' festeggiata nel suo Tempio Dalem Agung, circondato da scimmie... i balinesi nei villaggi fanno il bagno nudi, perche' l'acqua li rende invisibili!)!!!
Ygramul sta raccogliendo tutto il nettare che puo', da un terreno cosi' accogliente ed abbondante di tutto, sperando di riuscire a portare a fioritura qui, con i bambini e nelle strade, e in Italia ovunque ci verra' permesso!
Da Lunedi' 8 Luglio la struttura delle nostre giornate si e' disciplinata, permettendoci di lavorare molto (siamo stanchi ma felicissimi!) e di raccogliere qui, nella zona di Ubud (cuore artistico/religioso dell'isola) il piu' possibile:
> la mattina, dopo una colazione a the, caffe' balinese (acquoso e con un centimetro di fondi terrosi), frutta a pezzi, omelette con banana fritta e pane e pomodoro (uauh! che gusto nel risveglio, con la risaia che riflette il sole, le noci di cocco che bombardano il prato, le carpe rosse e bianche che si mangiano i nostri avanzi e un minuscolo cane nevrotico che ci lecca i piedi!)...
lavoriamo con la danzatrice Kadek e due suoi allievi. Lei ci insegna le basi del Rama Sita Kijang (storia d'amore del Ramajana)... nel portico maiolicato davanti casa, con la vasca di ninfee a rifletterci ed un odore di incensi e di doni al principio del giorno! Il corpo tenta di seguire i movimenti, mentre mille dettagli della giovane insegnante si perdono... quando lei danza appare una nuvola di leggerezza e spontaneita', poi proviamo noi e sembra una parata militare, pieni di scatti, indurimenti, sudore, smorfie, dimenticanze.
> Frustrati ma con l'universo interiore smosso da un 'bello' nuovo e avvincente, ci cambiamo d'abito (50 min. di pausa) per lanciarci in jeep verso TampakSiring.
La via ha un cielo costellato di aquiloni (ovunque...) e una terra tagliata da biciclette che scorrazzano sotto bambini solari.
Nella nuova cittadina, ogni pomeriggio (dalle 14.00 alle 17.00), ci attende il magnifico Maestro Dewa (della scuola Krisma).... con i suoi musicisti ed un intero padiglione di strumenti Gamelan. Prima di cominciare ci affastelliamo in un tavolinetto di legno sporco, ad un angolo di strada, da una vecchina e sua nipote (Paolo l'ha soprannominata Mamma Goreng). Il cibo e' buonissimo! Un Nasi Goreng con morsicate di pollo e una manciata di verdure ustionanti! Il piatto viene riempito con un sorriso a denti storti, pieno di tenerezza e cura... schiacciando nel piatto con una mano rugosa di pergamena affumicata ogni singolo ingrediente. Le dita raccolgono, mescolando sapientemente... poi infilano nel piatto (che sara' tuo!) con uno sguardo che domanda (un permesso retorico, per un qualcosa gia' realizzato); cosi' mangiamo, su una carta untuosa, osservati come balene arenate in una riva non loro, estranei e buffi... eppure amati, coccolati sia dalla vecchia che dalla giovane.... nessuna comunicazione eppure molto amore. Lei ci sfama, noi ringraziamo ogni giorno piu' soddisfatti. Io aggiungo Tofu, patata dolce e nuddle fritti in un banchetto per strada. Paolo spezzetta una sorta di nuvole di drago, Massimo e Monica si gustano dei creckers di mais, Emiliano assaggia felice della banana fritta, Antonio e Daniele commentano felici i movimenti pacchiani della via (macchinoni, strani motorini, gente col fucile, nonnine con pile di cose sul capo, bici improbabili)... ci guardiamo innamorati di questo angolo povero di mondo.
Bimbi e bimbe ovunque, che ci sfottono, ridono, mangiano con noi il tofu e i nuddle fritti, le noccioline tostate con la pastella di banana. Il Maestro Ngurah, con un'ironia rincuorante ed una bravura straordinaria, dopo un caffe' e una risata, ci guida lentamente verso la musica Gamelan e i passi della danza Baris (la preparazione del Guerriero).
I muscoli delle braccia bruciano, la schiena morde, le gambe cedono... eppure nel sudore, si resta come in trance sotto il ritmo caotico e perfetto dell'orchestra e sotto le battute del Maestro. Vorrei apprendere molto da lui, non solo le tecniche di Bali, ma la sua ottima pedagogia, il rapporto con il tempo, la cura del gioco, l'ironia, il gusto del silenzio e del ritmo.
> A sera (verso le 18.00) si rientra a Ubud (dopo improbabili sorpassi e una mostra continua di chioschi (warung) ove comprare di tutto, dalle noci di cocco alle medicine), biciclette con i manubri allungati di metri, vecchi contadini nudi, papere e buoi, statue meravigliose e templi che scherzano nella foresta.
La sera (dopo una meritatissima doccia, tra serpentelli, bacarozzi e iguane che curiose vogliono sbirciare) ci si puo' buttare alla gran cena, oppure al Teatro!
> E la nottata (23.00) proviamo e lavoriamo sul nostro Pasolini, mentre le rane ruttano e le strade divengono regno dei cani e degli spiriti!
Questa seconda settimana restera' per voi lettori meno affascinante e misteriosa, ma Ygramul si e' ambientato e comincia a lavorare... in questa prima fase ci cibiamo (con grande lavoro!) e ci imbeviamo (con sconvolgimenti profondi e crisi spirituali/esistenziali)... in un secondo periodo saremo operativi con i bambini/e!
Intanto lo spettacolo prende forma, le danze e la musica si depositano in noi, lo stomaco rinuncia a capire cosa e' costretto a digerire e lo sguardo prega che non finisca mai tanta meraviglia.
Lun. 9 : il ritmo della musica Gamelan, come una trance ipnotica composta da oltre 30 musicisti che percuotono ritmi diversi, con note stridenti e mezzi toni destabilizzanti, comincia a entrare in noi. Suoniamo, con ancora il fiatone per le sequenze fisiche della danza e le mani impazziscono, si trascinano il pensiero altrove... il Gong, profondo come un vagito del terreno, ci riporta alla realta', storditi, emozionati come neonati appena svegli.
Osserviamo al Tempio delle Danze alcuni racconti del Mahabarata e le lacrime si fermano in gola. Io NON ho mai visto nulla del genere e tutti i libri studiati, gli spettacoli visti e realizzati, la molta ricerca percorsa, mi sembrano divenire fragili. So che non e' cosi', che Ygramul ed io dobbiamo crescere ancora molto per giungere alla comprensione di questo mondo (del Teatro di Brook, del pensiero di Barba!) ma la bellezza e' shoccante. Vivo una sorta di Sindrome di Stendhal, mentre i danzatori scattano i colli, cambiano espressione degli occhi, vibrano i corpi e assestano colpi al suolo.
Mar. 10 : Il quaderno comincia a riempirsi di appunti e disegni fisici... coreografie da creature disossate o insetti disarticolati. Il dolore comincia a sentirsi ed i muscoli si rifiutano quasi piu' del pensiero.
A Ubud la sera torniamo con il corpo pesante, profondamente fieri del lavoro che stiamo compiendo e onorati di avere un Maestro cosi' accogliente e serio quale Dewa. La cena passa rapida, nel cazzeggio e nello svago delle parole e dei sensi. Pasolini ci dona la giusta meditaziona profonda per la notte.
Mer. 11 : Portiamo dei doni al Maestro, e da stupido occidentale, tento di farmi comprendere da una vecchina scavata nel legno degli anni. Non ci comprendiamo (io con un improbabile inglese e con un clownesco balinese) lei con una sintesi millenaria dei suoni indonesiani ed un linguaggio composto da gesti. Al termine mi ritrovo con 3 buste di frutta (pagate troppo!) e tutte e 3 NON si possono mangiare, sono solo da spremere!
La stanchezza si fa sentire, mentre Paolo sviene al ristorante e Daniele ode le avvisaglie di una colica. Noi ci barcameniamo con la nostra semplice febbretta, senza lamentarci.
Giov. 12 : Gli incontri con gli insegnanti divengono sempre piu' piacevoli e rilassanti. Il corpo comincia a comprendere e si adatta alle nuove energie. Questo universo, governato da divinita' cosi' colorate e festose, pieno di contraddizioni violente, ci sta lentamente conquistando. Le gambe avvolte dalla stoffa del Sarong, la vita stretta dalla cintura Sabuk, circondati dai colori divini (il Rosso di Brahma, il nero/verde di Vishnu e il bianco di Shiva)... danziamo, suoniamo...
Ven. 13 : Mentre i giorni scorrono ed il Gruppo cerca di equilibrarsi, di generare un giusto autocontrollo che garantisca gli spazi personali e quelli collettivi, io osservo le strutture gerarchiche dei villaggi, le caste, i ruoli di potere. Sento un'accettazione di regole che non mi piacciono (contro le donne, in spregio del ciclo mestruale, di preservazione delle caste...) ma anche un profondo senso della vita, del sacro, della dignita' e dei diritti umani. Sento la mia ricerca sul Ruolo di Potere del Regista in profonda crisi, barcollo di fronte ai miei doveri e responsabilita', con maestri come Stanislawski che mi picchiettano sulla testa. L'Esoteatro trovera' una sua postura... annodando Bakunin, Mejherchold, Gandhi, Brook, Marx e Barba. Ah!!
La sera ci gettiamo in Teatro (uno dei primi templi al chiuso che incontriamo) e vediamo nuove danze, accompagnate dall'unica orchestra femminile di Gamelan. Come sempre resto afasico, inghiottito dallo stupore, mentre la danza del Guerriero (Baris Tungga) ci scatta violenta davanti agli occhi, in un'armatura sfarzosa di stoffe lucenti che ingloba un bimbo di 11 anni.... maestoso!
La nostra maestra (bellissima! un quadro di Gaugain) ancheggia tra gli svolazzi di sete dorate, interpretando il volo d'amore di un Vesponone. Ma nel finale, mentre l'orchestra femminile ci incanta con ritmi vorticosi e canti da sirene notturne, esce il Barong! Un bestione di pelo e stoffe, sporco di petali e barbe ispide, con una maschera da Tigre/Cane/Drago, occhiuta e zannuta che morde l'aria, gioca curiosa e schernisce il pubblico. Il Barong e' magnifico, una creature benigna, giocosa e stupida, bambinesco e famelico... gioca con i suoi denti, si spulcia, balla e si accuccia, mentre noi spettatori regrediamo all'infanzia e crediamo fino in fondo che possa esistere, vogliamo profondamente che Lui viva, che giochi con noi!
Ogni attore dovrebbe evocare nel pubblico questa emozione... un desiderio sacro di 'credulita'' e un desiderio profano di assaporare, di toccare con mano, di verificare l'esistenza dell'immaginario. Ecco il Barong, una Fede d'infanzia (una sorta di amico invisibile creato dalla fantasia vivace di un bimbo/a) incarnata in una montagna di peli, zanne, occhi, barbe, stoffe, luccichii, petali e corone dorate.
Sab. 14 : Abbiamo salutato i due Maestri, ora ci prendiamo un week-end di pausa. Si parte alla volta di Kusamba, spiaggia nera di pescatori e bambini nudi. Il sole ci spacca la pelle, mentre granchi minuscoli schizzano sulla sabbia cinerea e il vento ci tradisce i sensi. Poi voliamo sull'unica autostrada, intasata da camion e candide cerimonie religiose, verso Sanur, spiaggia bianca del turismo sessuale.
Mangiamo in strada in una baracca (Warung), ove un pollo abbrustolito alla brace annebbia l'odore di fango e mondezza, e una bimba tonda e minuscola con il suo sorriso stupefacente cancella ogni poverta'. Calamari e gamberi, al suono di una barriera corallina che trasforma il mare in laguna, sotto l'ombra degli alberghi e i cartelli di 'Attenzione Tsunami' : norme se arriva : SCAPPATE! con un disegno esplicativo di gente in fuga, inseguita dall'onda.
Dom. 14 : le bruciature del sole sul corpo intontiscono i sensi, mentre si viaggia, dopo una notte piacevole in un albergo senza cartaigenica e acqua calda, alla volta di Denpasar. Ecco la capitale, la grande citta'. Frenetica, come era prevedibile, invivibile nel suo traffico che mischia cani, odori, smog, motorini, mercati-babilonia, cerimonie e parate religiose... ovunque qualcosa che stupisce o infastidisce, mentre nelle orecchie l'orchestra di clacson parla balinese.
Incontriamo la Dottoressa Luh Ketut Suryani, in uno studio lucente e rilassato. Il busto di Gandhi ci osserva tra i libri e le poltroncine comode, mentre questa magnifica donna (con i capelli increspati d'argento, occhi da delfino ed una veste lunga e ondosa) ci narra con gioia di argomenti osceni: della pedofilia sull'isola, del turismo sessuale, degli abusi invisibili... Potremo collaborare con lei e la sua Associazione (C.A.S.A. Committee Against Sexual Abuse) e dal 28 Agosto (arrivata Aida) ci sposteremo a Kubu e Lovina (luoghi principi dell'abuso).
Esco con un'energia rinnovata, per quegli incontri magici che modificano la vita. Come mi era accaduto in Brasile con Valdelise (figlia del cacique Guarani' Kaiowa' Marcos Veron) e con Donna Udulia (la minuscola sciamana di Amambai)... come in Amazzonia nell'abbracciare la suora 'cosciona' che salvava in motorino i bambini della favelas di Parentins... in Africa la meravigliosa Mai Mafuda (concentrato di energie e saggezza, in una vocina da Lillipuziana)... ecco qui una nuova donna, una nuova Gigantessa (sono tante colonne, tante Atlantesse che sorreggono questo pianeta sbilenco e malato) che, come narra Pasolini, "Lotta senza parole"!
Il viaggio si rinnova.
Questo penso profondamente, mentre dormicchio su una sdraio davanti la bellissima spiaggia di Jimbaran. Un cane norme riposa con me, sotto la sdraio, mordendosi la rogna, mentre digerisco il riso alle verdure e il vento mi asciuga.
Cosi', mentre torniamo a Ubud per le lunghe strade, passando di nuovo nei budelli di una Bali poco turistica, vedo fuori dal finestrino, sotto un diluvio scrosciante, un bimbo piccolo abbracciato al padre, su un motorino carico di buste. La pioggia lo fradicia e rende il ciclomotore instabile e affannato, eppure lui dorme; riposa con un'espressione beata (che raramente ricordo di aver avuto nei miei brevi sonni)... la pioggia, la velocita', il vento ed il traffico impazzito, non filtrano minimamente nei suoi sogni. Gli dei di Bali lo proteggono e la schiena del Padre diviene il suo Vulcano, al quale tutti qui (dai contadini del Riso ai Monaci) sono aggrappati.
Nel buio, Ubud. Una pannocchia al burro, una spremuta di Cocomero... e mi getto a scrivere, per voi, per me, per il Teatro e per quegli Ygramul che NON sono qui e che avrei voluto ci fossero... inghiotto le lacrime, felice ma nostalgico, oramai conscio che il Karma esiste, che gli errori si pagano, che il destino e' una serie di anelli ciclici, che si possono schivare ma che, una volta afferrati, ti cingono il collo.... solo un grande sforzo puo' deviare il karma. Questo viaggio sposta ogni cosa, NON puo' piu' restare in superficie ed ora, il Teatro Ygramul e l'Esoteatro, saranno del tutto rinnovati! E' un rischio da correre, ma e' l'unico modo per seguire la strada di Artaud e viaggiare verso i nostri Tarahumara personali.
Qui non si puo' "vivere eludendo la vita... Ah come capisco, muto nel fradicio brusio del vento" (Pasolini 'Le Ceneri di Gramsci')...
Inizio ad avere paura del ritorno, orrore di riaddormentarmi inesorabilmente nell'abbraccio facile del Teatro Ygramul, cosi' mi guardo allo specchio ed attacco :
"Mi chiederai tu, morto disadorno,
d'abbandonare questa disperata
passione di essere nel mondo?" (Pasolini 'Le Ceneri di Gramsci')
Domani si torna a danzare.... ora riposo e affondo nel mio sacco a pelo, mentre sento i suoni delle cerimonie risuonare dai templi, le scimmie che urlano in foresta ed un uccello fastidioso che mi deride dalla risaia.
Alla prossima settimana, per un'altra sintesi del nostro percorso.
Grazie, ciao da Vania e dagli Ygramulli di ricerca a Bali.

giovedì 12 luglio 2007

Diario di Viaggio V























lunedì 9 luglio 2007

Diario di Viaggio IV




















domenica 8 luglio 2007

Sopra il prato bagnato
mi e' caro il ventoso pino.
Scherzano le rondini
battendo le ali
sopra il cretoso tetto.
fragili, tenere nuvole,
danzano nell'azzurro cielo.

Diario di Viaggio III

Prima Settimana di Viaggio del Gruppo Ygramul LeMilleMolte in Bali.

Il nostro e' un Teatro che Viaggia, come un insetto pieno di energie e di mute, attende due anni nel suo carapace in costruzione... li' soffre e figlia, crea e distrugge, si ferisce e risana, ma dopo un lungo letargo operoso salta in volo!

in Brasile abbiamo intuito la nostra poverta' di spirito e l'importanza della lotta;

in Amazzonia si e' persa la strada e si e' cercata la nostra nuova via;

in Africa lo sciame ha caricato su di se' il dovere della scelta e della coscienza;

Ora che abbiamo una casa ove dar sfogo ai nostri sfarfallii...

qui raggiungiamo la meraviglia e la Fede giocosa nel Teatro!

Siamo nel Paradiso dei Teatranti, ove Artaud avrebbe assaporato la profonda concretezza del Teatro della Crudelta', percorrendo con il suo bastone di San Patrizio e un indice ben puntato sulle vertebre, questa terra degli Dei in Maschera.

In poche righe abbozzate cerco di sistemare il vortice di stimoli e di dis-avventure magnifiche che sconvolgono lo sciame Ygramul giornalmente, in una prima settimana di profonda vita! Bali e' la Mecca del Teatro, la radice profonda del Gesto Musicale e Teatrale! Qui TUTTO e' Rito e Scena, ogni evento e' scandito da una profonda essenza spettacolare che collega il quotidiano al divino, il piccolo all'immenso, i fiori al cielo, il contadino al vulcano, persino il turista a Dio.

L'arte e' ovunque, tutti/e la possiedono e a tutti/e e' accessibile, eppure il rigore e la precisione, l'aliena ricchezza del linguaggio sono quasi irraggiungibili (serve uno studio ed una sacralita' del gesto che noi, semplici attori/ci italiani, raramente abbiamo assaporato ed osservato).

Per spiegarlo narro un piccolo fatto... sintetico... semplice e lucente:

Ogni giorno il popolo di Bali prega 3 volte gli Dei, di mattina, al pomeriggio e alla sera; in ogni casa, negozio, villaggio, albergo, tempio, strada... per donare attenzione al Dio si pone a terra ad ogni preghiera un cestino (il Ciana') con dentro dell'incenso (Dupa'), dell'erba di foresta (Samsa'), dei fiori appena colti (Bunga), dell'acqua (Tirtha') e, a scelta, cibo, monete o altro. La preghiera (semplice, intima e solare) viene compiuta ovunque e da tutti (visto che in un'isoletta, piccola come la Sicilia, ci sono oltre 20.000 templi e almeno 1 milione di altari votivi)... nonostante la quotidianita' del gesto e la frequenza, tutto e' fatto con grande serieta', cura e attenzione ed i 3 cestini votivi giornalieri (che vengono distrutti in giornata, calpestati, gettati, ecc.) sono intrecciati a mano con vimini e bambu'.

I cani randagi e rognosi (Anjing) sono i padroni dell'isola, abbandonati nella spazzatura e nella foresta, sono liberi di fare cio' che vogliono e di entrare ed andare ovunque; sono personificazioni di spiriti maligni e non possono essere cacciati od uccisi... ma sono dappertutto!

Le scimmie sono regine (Bojok), sono le signore delle foreste, dispettosissime e sagge, proteggono i morti, e governano alcuni templi, con i loro dei Hanoma e Garuda.

Schizzo un itinerario del viaggio e alcuni momenti trascorsi, in modo che tutti i nostri insetti-amici possano godere con noi dell'enormita' di questo luogo che, seppur turistico e urbanizzato, e' puro oltre ogni misura di una sacralita' unica.

Dom 1 Luglio: partiamo da Roma all'ora di pranzo e comincia la lunga traversata, accompagnata da eleganti hostess, commediole americane e musica malesiana, cibo da Barbie (ma buono!) e tanto, tanto tempo in aria....

Dopo 11 ore si arriva in Malesia, a Kuala Lumpur. Visitiamo la citta', con abiti magnifici, cibo incredibilmente nuovo, zaffate di odori ingestibili ed indigeribili ed una bevanda gassata alla naftalina. Metropoli densa e caotica ove il riso saltato dai cinesi nelle pentole tonde si confonde con lo smog dei motorini e le onde delle fogne a cielo aperto.

Lun 2: Si riparte e si atterra in sera a Bali, Denpasar.

Andiamo a Kuta, villaggio turistico ove troneggia il turismo sessuale. Tutti gentilissimi, ma ogni 2 domande una richiesta di Masssaggio. L'albergo stesso stordisce, con la casetta dei lettini e 3 ragazze dentro, la piscina, il parchetto...

Mar 3: scappiamo, con le nostre 2 Jeep in miniatura, alla volta di Uluwatu.

Magnifica casa, nel mezzo della natura, con in pancia un Nasi Goreng (il cibo e' buonissimo, saporitissimo e sconosciuto per noi, in gusti piccanti ed odori acri!), le prime parole balinesi in mente ed un padrone di Casa (Budjano) con i piedi prensili e la risata da clown.

Merc 4: Uluwatu, scogliera e mare dei surfisti, da loro stessi nominata DreamLand... onde da 4-5 metri, mare di cristallo e infinito... noi tentiamo l'entrata in acqua, ma le onde ci sbattono sugli scogli e non riusciamo ad andare oltre i 10 metri... mentre surfisti/e intorno a noi fanno stretching e si lanciano sulle tavole, vittoriosi! In cambio le mucche balinesi osservano le nostre prove pasoliniane e la sera scopriamo i primi Dei: nel tempio popolato dalle scimmie, 40 coreuti danno il via al KeCak, il Canto delle Scimmie, e prendono vita gli attori, le maschere, i demoni! Ci sono turisti, telecamere, registratori accesi, scimmie, eppure il rito resta conservato... la ritmica e' sconvolgente, gli attori dei Maestri! Meganada (uno dei Demoni) ci sfotte e io sparisco, nel vuoto della mia inesperienza che in Italia appare saggia e qui vale come un viatico d'inizio.

Giov 5: Viaggio verso Ubud, attraversando le magnifiche terre di Jimbaran, Sanur, Sukawati, Gianyar. Dopo l'acqua che bolle nel motore, la polizia che cerca denaro, il pollo in casseruola su strada, un traffico assassino tra le mangrovie, i cani e le motorette... Stiamo nella citta' degli artisti. Templi magnifici, artigiani di tutto e dovunque, un turismo colto e raffinato, ma soprattutto Teatro/Danze (ogni sera!).

Mentre al centro della citta' si gioca a pallone e ci inneggiano Cannavaro, troviamo una casa da sogno (il Bungalow Warsi) di fronte ad una risaia... vasche con carpe, mille rane notturne, palme e silenzio naturale.

Mentre al tempio delle scimmie abbiamo assistito al Rama Sita Kijang (Danza Ramayana), al Tempio della Danza incontriamo il Maestro Roja e vediamo una magnifica Danza Legong (e' incredibile! una tecnica irraggiungibile e di vero potere.... Artaud e Barba hanno preso Tutto da qui!). La sera il cuore si emoziona, mentre collettivamente ridiamo e ci stupiamo all'apertura dei moltissimi doni che i Laboratori mi/ci hanno donato per il viaggio (GRAZIE!!!).

Ven 6 : Nella Foresta delle Scimmie, districandosi tra i cervi tristi, le scimmie aggressive e le statue di creature mostruose, attendiamo il Rito di inumazione di una signora (morta 2 anni fa). Le gambe coperte dalla stoffa Saren, vediamo arrivare i musicisti, le 2 Torri funerarie (un Trono e un Toro), i doni, i sacerdoti, i bambini.... e' un'orgia di colori, suoni, odori, emozioni violentissime. Guardo i gesti magici (hasta mudra) del monaco che indica al cadavere la giusta via da percorrere, mentre i due monumenti di legno, foglie, bambu', colori e regali, vengono preparati alla pira. Stordito e troppo pieno, quasi infastidito della mia stessa presenza li', vado via per bermi un succo di Mango e mangiare una torta al limone con Paolo. I ritmi della musica Gamelang mi sconvolgono il cuore.

Non capisco abbastanza di Teatro per abbracciare tutto questo, giunge qui a Bali per me, la coscienza del Sapere di Non Sapere... ottimo per insegnare ancor meglio in futuro! La sera arriva presto (alle 18.00) e nel Tempio dell'Acqua (mio dio che spettacolo!) siamo ospiti invitati dal Grande Maestro della Scuola (il Prin) a vedere una sorta di Festival di musica Gamelan (sfide tra studenti). Ritmo in 7/8 e cambi ingestibili, incalcolabili... suonano in una sorta di trance, o di attenzione corporea, come dei giocolieri del ritmo.

Sab 7: Una grande giornata di Prove e di incontri. La Maestra di Danze Rama Sita comincera' con noi il lavoro Lunedi', il Maestro di Danza con Maschera Jauk fara' Martedi', Venerdi' e Sabato e domani ci lanciamo alla volta della Scuola Krisma, nel villaggio di TampakSiring, per parlare con un Maestro di Danza Kebyar. In questa notte di pensieri, mentre sento le rane tuffarsi nelle pozze davanti alla stanza, temo che i nostri corpi non siano all'altezza della fatica, che gli occhi non possano piu' raggiungere la velocita' richiesta da questa tecnica millenaria. In bocca sento il sapore del Tempura e attendo fremente che la stanchezza inviti il sonno... ed esso ospiti il sogno. Gli altri riposano gioiosi, Antonio e Daniele nel bungalow 7, di ritorno da una discoteca ove raccoglievano informazioni sulle offerte sessuali ai turisti; Paolo nella porta 8, con le nuove infradito di cocco, la testa rasata, ed il testo di Pasolini ad aleggiare in mente; Massimo e Monica nella 6, con la memoria del primo copione tradotto in balinese e gli esercizi del Kundalini nel cuore; Emiliano, il 5, con la tensione addosso di una gomma della Jeep esplosa in strada oggi, un buon riso ai gamberetti in pancia, e l'animo alla sua Olla e a Swanur. Ed io, numero 2 del Gruppo, a ricordarmi con la mia collana sciamanica che qui il 1° e' divino, e che la mia stanza-regia, stracolma di fogli appesi, mappe, biglietti da visita, computer, vocabolari e libri... non sara' mai abbastanza ampia per capire quello che stiamo facendo.

Il Teatro Antropologico resta un enigma, che pratichiamo come ciechi... sta nascendo qui, Luglio 2007, nel terreno di rospi e formiche rosse di Pondok Pugir, e sulle pozze dalle ninfee bianche, il nostro Esoteatro, un filo d'Arianna per orientare sempre meglio la nostra Disciplina e Ricerca.

1 Settimana di Viaggio, mentre il Teatro Ygramul ci richiama a casa e Tutto qui ci invita a restare per sempre!

Dom 8: Piccolo accenno di questa giornata non ancora terminata...

Un magnifico viaggio tra risaie incontaminate, sentieri nella foresta e templi festosi ovunque. Passiamo per Peliatan, Pejeng Kaja, Sebatu... fino ad arrivare a Tampak Siring. Si riconferma l'ospitalita' ed il sorriso continuo dei balinesi. Entriamo in una zona povera, di villaggio, accolti nella famiglia del Maestro Dewa Gede Ngurah Semapabawx. Ci insegneranno ogni giorno, per 3 ore, le danze Legon, il Kebyar con il ventaglio e la musica Gamelan, su strumenti Cen, Chialo', Jeigong.... bambini che sorridono, i maestri onorati dalla nostra presenza, le donne curiose e allegre! Ci si sente realmente accolti, profondamente, con commozione. Mentre tento di digerire un riso con Cili, che mi stura l'intestino e urtica il palato, penso al nostro Teatrino Ygramul, all'accoglienza che tentiamo di donare ogni giorno ai nostri ospiti, al pubblico, agli allievi-amici.... Ygramul ha molto ancora da imparare e qui, in questo 4 viaggio privato di alcuni elementi fondamentali del Gruppo (Fiammetta, Simone, Chiara), si stringono i nodi essenziali, i semi dei precedenti viaggi fioriscono. Bali, come per Barba e Artaud, e' un reale inizio. Dopo 10 anni di azioni, ecco, con l'apertura del nostro Teatro a Roma e questo viaggio, si inaugura una nuova disciplina, l'oggettiva poetica Ygramul... prende finalmente vita un senso preciso della Patafisica e dell'Esoteatro. Ci siamo! Ygramul e' fecondo....

A tra una settimana, per il prossimo resoconto di emozioni/azioni... quando gia' le danze saranno entrate in noi, e le parole balinesi avranno galoppato il palato e il nostro teatro.

Suksama a tutti/e voi che ci leggete.... (grazie mille), Vania.

Dom 7 Luglio, qui ore 15.30, li' da voi ore 9.30.

Ciao