giovedì 20 marzo 2008

Anche quest´anno esplosione Patafisica?

Si avvicina la fine di Marzo ed i nostri Laboratori montano il loro Percorso percependo la linea dello spettacolo che apparira´ al Pubblico a Giugno.
Ma nasce, in questo approssimarsi al termine dell´esperimento, la domanda se ripetere o meno quest´anno la strana esperienza di viaggio che porta i partecipanti del B.E.Y. a coinvolgersi in un´immersione (seppur lieve) nel vagabondare del Terzo Teatro, nello sperimentarsi in gruppo nei teatri e sulle piazze di altre citta´, a confronto piu´stretto e faticoso, imponendosi una maggiore disciplina di convivenza sotto un bombardamento di stimoli innovativi. L´idea del gustare uno spicchio del Teatro Antropologico con i nostri Laboratori e´ stata varata dallo storico Gruppo Yogurt (gia´ alla sua sesta creazione teatrale con Ygramul, incredibile!) che, con timori e curiosita´, e´ partito nel 2006 alla volta dell´antica Dubrovnik, in un viaggio indimenticabile, tra sagrati salentini, scalinate croate e un equilibrio potente (esperienza di vera formazione) che ha reso tutti/e piu´ coscienti, facendo crescere molto le tre Guide (Vania, Antonio e Fabrizio) ed ogni singolo componente, nella vita di Gruppo, nell´arte, nel viaggio, nella ricerca...
L´anno scorso il B.E.Y. ha tentato un esperimento estremo, forse votato sin da principio al fallimento, portando in viaggio 3 interi percorsi Laboratoriali (tra loro estranei e molto differenti), in un girovagare gorgheggiante nelle vie di Granada. L´esplosione di suggerimenti, di difficolta´, di tensioni e soprattutto di richieste (in esigenze diversissime tra loro, tra stimoli di azione o di riflessione, voglie di calmi ritmi di comprensione e di turbolente performance di produzione, istinti di sopravvivenza e slanci comunitari...) ha portato nell´esperienza uno squilibrio, crinando l´assetto del Laboratorio e, nell´incapacita´ della Guida registica di comprendere il ribollire convulso di quasi 50 persone in viaggio, si e´creato un abuso di Potere (tipico del Teatro classico nella linea di rapporto ufficiale tra Regista e Attori) ma disturbante e fuori luogo nella vita dei Laboratori. Cosi´ il viaggio, seppur ricco di eventi per me memorabili, divertenti e di profonda novita´, a livello teatrale e´stato vivace ma ha perso una bellezza di crescita umana che a tutti serviva. Un insuccesso (chiaramente parziale, per via degli spettacoli comunque carichi di agitazione artistica, per la bellezza della citta´ di Granada e per le, seppur piccole, interazioni tra i vari Percorsi Laboratoriali)... ma non squalificante per Ygramul, non demoralizzante (visto la difficile scommessa, altissima!). Le due esplosioni Patafisiche resteranno dunque nei Diari di Ygramul come fondanti (testimoniate da foto incredibili e da filmati pieni di significato), quanto i grandi percorsi di Ricerca, sostanziali per il nostro crescere e quindi seguiteranno ad essere proposte e progettate (seppur conoscendo ora il rischio di un possibile fallimento e di un ripiegamento del Laboratorio verso logiche di potere da primo teatro). Quest´anno il Gruppo maturo dei volenterosi Saltymbanco (che sta lavorando sulla commedia di tratto shakespeariano ´Nel Bel Mezzo di un Gelido Inverno´ di Brannagh) potrebbe unirsi in viaggio ai caotici e brillanti Giullari di Ludyka (che costruiranno una versione medioevale di ´Rumori Fuori Scena´ di Frayn), e ai piu´ semplici e piccoli Ludykantes (giullari alle prime armi che viaggiano sulla drammaturgia di ´Sogno di una Notte di Mezza Estate´ di Shakespeare), verso le terre francesi di Avignone, a fine Luglio, nel piu´ bel Festival di Teatro giovane d´Europa!
Gli importanti e complessi Yogurt (all´opera su una versione moderna de ´Gli Uccelli di Aristofane´), forse scottati dal confronto (irragionevole ma naturale) demoralizzante tra le esperienze di Dubrovnik e di Granada, non partiranno o costruiranno un´esperienza nel Salento. I piu´giovani e molto potenti Caryllon (quest´anno diretti verso il ´Faust´di Marlowe) probabilmente non partiranno (come e´ loro abitudine, in un percorso impostato per prendere vita qui a Roma).
Ora e´ il momento di decidere, di organizzare biglietti, alberghi, prenotazioni e percorsi vari... Il B.E.Y. si autogestisce e si appresta anche quest´anno a saltare in Europa, per un passo di danza notturno (come nelle grotte zingare granadine), per sfociare in Piazza tra recitati, canzoni e maschere (come nelle discese e scalinate strette di Dubrovnik) per generare una nuova sfida, un nuovo passo di crescita... nella speranza che le Guide riescano ad equilibrare le difficolta´, senza sbagli eccessivi, e che il Gruppo trovi quel giusto assetto di crescita teatrale ´in cattivita´´ che richiede ogni studio errante. Pensateci bene, che il Viaggio si prepara ora!

mercoledì 19 marzo 2008

Ultime voci Brasilere per il Blog

Torna il sole nel cielo di questo Brasile familiare e con esso la giusta calma per poter scrivere, senza corse, senza scadenze.
In questo strano Marzo di grandi novita' mi sembra paradossale, dopo il lungo Diario spedito da Bali al nostro Blog, che i primi meravigliosi viaggi di Ygramul qui nel Brasile accogliente e affascinante, NON siano stati accompagnati anch'essi da un epistolario felice, da tante immagini piovute sulla Rete per mostrare all'"afastada" Italia il bellissimo lavoro condotto. Ancora una volta, ascoltando gli studenti dell'Universita' di Campinas, le domande curiose dei giornalisti, gli sguardi degli Scienziati, mi rendo conto ad anni di distanza dell'importanza del nostro operato teatrale, del valore profondo della Ricerca Antropologica, del gesto politico e sociale che semina e non muta nulla ma inietta il virus del dubbio, suggerisce e invita alla trasformazione, alla crescita e alla messa in discussione. Probabilmente e' ben equilibrato il giudizio che i miei compagni di viaggio danno di me, sul mio modo di costruire eventi importanti e notevoli e, in me stesso, svalutarli, banalizzarli; ma ancora una volta mi rendo conto come il mio pensiero sull'Arte sia profondamente 'pedagogico', di Regia… collegato al paziente agire di mia Nonna, una minuta e rinsecchita contadina, energica e poderosa nel suo lavorare ma taciturna e invisibile nel mostrare. Tengo nel profondo della mente una radice da contadino medievale, colmo di esperienza, tradizione, fedele e superstizioso, una pratica agricola che comprende la grande importanza della 'disciplina', del ritmo del percorso, dell'enormita' di differenze che compongono un orto o un giardino, del Fato o di una legge imprevedibile e immodificabile che lo sviluppo di un Bosco inscrive in se'… in tutte questo nasce la mia Fede nel gesto teatrale, la lunga attesa senza remore, la tensione estrema e l'importanza del Lavoro sino a scavalcare se' stessi, l'umano, il Tempo… da questa Semina continua sorge pero' anche il gran barocco di Ygramul, la continua varieta' di corpi, voci ed estetiche (poco coerenti e che nulla hanno a che spartire tra loro, come gli Attori stessi del Gruppo, con le loro preparazioni ed ideologie contrastanti, le fortissime contraddizioni poetiche e organizzative, il nostro stesso Teatro, come oggetto inutile e disorganico, disomogeneo, ma carico di Vita come un pezzo di terra incolta, lasciata al libero abuso della Natura). Non so se mai riusciro' a prendere maggiore coerenza e unita' (forse questo impedirebbe a molti Ygramul la loro reale sopravvivenza come forme indipendenti e disequilibrate), non comprendo fino in fondo perche' il lavoro grezzo e fideistico della semina/creazione vada nobilitato, se non quando l'Albero e' cresciuto ed a quel punto se ne puo' andare orgogliosi e fieri, raccoglierne i frutti e proteggerlo; forse non riusciro' mai a stabilire un asse logico e concreto tra il Tempo della mia vita, le Economie ed il Sogno del Teatro Ygramul (grazie Antonio di avermi chiarito le idee con la tua metafora della Triade), ma per ora sono soddisfatto che questa sproporzione smisurata verso il lungo Progetto di Ygramul abbia coinvolto tante persone, abbia appassionato tanti teatranti di vero spessore, creato modelli nuovi come il Teatro Ygramul, Laboratori diversi e numerosi e non ultimo il Metodo dell'Esoteatro che anche qui in Brasile vedo funzionare, essere molto promettente (ecco di nuovo tanti attori/ci che mi chiedono se potrebbero venire in Italia ed entrare nel Gruppo… assurdo ma molto rincuorante!).
Intanto so che questo Marzo e' stato un momento di passaggio: la nascita del piccolo Lorenzo (il figlio di mio fratellone Yuri e della bruna e lucente Licinia); la trasformazione del Teatro Ygramul in una direzione maggiormente condotta dall'insieme dello Sciame, piu' responsabilizzante per tutti e meno squilibrata da parte mia verso la postura incoerente e inconcreta del Sogno, del Futuro, dell'Ipotesi di puro Investimento; la sicurezza che qui, nel bel Brasile, c'e' uno dei miei possibili territori di fuga, una terra ove la qualita' della vita e' molto maggiore, dove il mio lavoro verrebbe garantito e nobilitato seriamente (senza continue frustrazioni e delusioni per me ed i miei attori), dove il Metodo dell'Esoteatro crescerebbe rapidamente stimolato da un'ambiente fervido e da un serio uso della ricerca; un mondo nuovo, ove lo Sciame Ygramul potrebbe spalancare le porte di un Teatro sempre colmo di pubblico, colorato, agitato e felice.
Ciascuna di queste "novidade" sarebbe chiaramente intrisa di dolore e di difficolta', nel creare una distanza incolmabile con una vita passata o futura, nel richiedere un sacrificio forse imperdonabile e uno sradicamento totali, nel forzare una nuova genesi, azzerando ogni passato, estirpando ogni seme che sta fiorendo in Italia, per spiantarlo ed esportarlo…
Mah, pensieri confusi, ridondanti e vorticosi (come la spirale ubesca e dadaista), quando Lorenzo vivra' tanto lontano da me da dimenticarsi dello 'Zio Vania' e concepirlo come un buffo estraneo teatrale ed eccentrico, dove il Teatro Ygramul, sotto questa ventata di nuova 'concretezza' e di maggiore 'produttivita' (raccolta) potrebbe crollare su se' stesso, e chiudere in una rapida depressione economica, per non escludere l'idea che il mio Metodo s'infranga in una nuvola da bluff pokerista non appena incontri (invece che attori/attrici del mio livello) qualche grande regista e Maestro di Teatro che possa chiudere il capitolo con il perentorio "nessuna novita'".
Per adesso, allora, mi sollazzo ancora una volta nella mia incosciente avanguardia. Leggo gli sms di Antonio, Fiammetta, Pape e Monica, le belle Mail di Aida e Gloria, spupazzo Lorenzo sperando di divenire per lui una buona oasi di pensiero e un miraggio italiano, continuando a credere, seppur tremebondo, nel nostro sbilenco Teatro Ygramul, confidando ancora nelle forze esauste del Gruppo e puntando sull'Esoteatro con grande affidamento, per rendere Ygramul e la mia Regia importanti e unici.
Il Brasile, sino ad ora, mi da' ragione.
Vedo Lorenzo come una promettente vita che mi sbircia tra un ruttino e una "coco'", e gli studenti di qui esaltati dal nostro lavoro, i giornalisti attenti e comprensivi, mentre termino il Workshop sulla Commedia dell'Arte, intrecciando ai corpi i concetti di Deleuze, la filosofia anarchico comunitaria di Emma Goldman, l'architettura di Borromini, i pensieri Machiavellici, e la musica di Tom Waits. Poi, nel giorno di Lunedi', 3 differenti incontri, con gli Scienziati, con i giornalisti e con gli studenti universitari, mostrando le foto e le Maschere dei nostri viaggi, le immagini dei Film-Documentari, parlando di Patafisica e del Manifesto di Estetica Amatoriale.
Continuo a sperare e a fidarmi di un istinto che percepisco atavico e che, seppur molti hanno giudicato visionario, poco realista, mendace e contraddittorio, ha portato sino ad oggi tanta bellezza di cui andro' sempre fiero, tanta fioritura, nei singoli come nei gruppi, nei luoghi, nelle vite/idee. So che Ygramul, soprattutto grazie ai piu' resistenti, come Massimo, Aida, Simone e Fiammetta (10 anni di lavoro unito!) ha gia' modificato l'esistenza teatrale di molti e marchiato il territorio romano, a fondo. Mi guardo le foto per decidere quali scatti mandare al Blog, tra Lorenzo, il Workshop, le Conferenze, e intanto ripenso alle speranze future e le emozioni si alternano feroci, come Erinni greche perche' so di aver rubato il fuoco a qualcuno, di aver peccato di Hybris, un giorno capiro' contro quali regole.
Continuo?
Continuo?!?
Continuo!
Continuo….
Vania di ritorno

lunedì 17 marzo 2008

Ancora Notizie e Lembranze dal Brasil...

Ancora immagini, visto che il molto lavoro e mio nipotino Lorenzo non mi permettono di scrivere... Ecco altre Foto dei passati Percorsi di Ygramul in Amazzonia e in Mato Grosso del Sud, quando ancora non esisteva il nostro Teatro e questo nostro Sito/Blog di raccolta dei pensieri. Da San Paolo, da un Vania pieno di ricordi dei bei viaggi passati, un saluto, in questa giornata stracolma di incontri ufficiali, tra giornalisti, studenti e scienziati...

Vania Castelfranchi ministra palestra aberta à comunidade
[14/3/2008] O dramaturgo italiano Vania Castelfranchi, diretor do Grupo Teatro Patafísico Ygramul, ministra uma palestra aberta na segunda-feira (17), às 19 horas, no auditório do Instituto de Artes (novo local). Vania está na Unicamp desde o dia 12, realizando workshop teatral sobre a tradição da Comedia dell'Art italiana com estudantes do curso de artes cênicas da Universidade. Durante uma semana, os alunos realizam laboratório corporal baseado neste movimento, desde sua origem na Giullaria Medieval até seu desenvolvimento e desdobramentos modernos. O evento é realizado pelo Instituto de Artes (IA) e pelo Laboratório de Estudos Avançados em Jornalismo (Labjor) da Unicamp.
De acordo com a atriz formada pela Unicamp Nádia Berriel, a palestra focará o trabalho do Grupo Ygramul, especialista em teatro antropológico; que tem como base a Commedia dell'Art. "A partir da Commedia, eles tratam de assuntos sérios e sempre aprendem músicas e cantos do país para onde vão. O tema sempre é escolhido antes de viajar, durante um estudo sobre a história do país. A Commedia, na verdade, é a linguagem que encontraram para falar de temas variados", esclarece Nádia. Para exemplificar, ela acrescenta que, em Malawi, na África, o grupo levou a Aids como tema. Em Bali, o assunto abordado através da Commedia foi a pedofilia. No Brasil, a terra foi o centro de trabalho realizados com comunidades indígenas.
O workshop é de grande importância para os alunos, na opinião de Nádia, por trabalhar não só não só a parte estética da Commedia dell'Art, mas também os conceitos e vários personagens do movimento. "O interessante do Ygramul é que eles trabalham não apenas a forma, mas principalmente o que há de social, a partir da filosofia da Commedia", explica a atriz.
A participação em um curso promovido pelo Ygramul, na Itália, colocou Nádia em contato com Castelfranchi, que aceitou a sugestão de realizar o workshop pela primeira vez na Unicamp. "Eu disse que o trabalho tinha a ver com o curso da Universidade", explica.
Serviço
Palestra sobre o trabalho do Grupo de Teatro Patafísico Ygramul
Com Vania Castelfranchi
Dia 17 de março
Às 19 horas
No Centro de Convenções da Unicamp
(Maria Alice da Cruz)

domenica 16 marzo 2008

Ultime Immagini del Workshop

Workshop - Workshop Teatral com Vania Castelfranchi, diretor do Grupo de Teatro Patafísico Ygramul, será finalizado amanhã (17), no Centro de Convenções, às 19 horas, com palestra aberta à comunidade. O evento é apoiado pelo Laboratório de Estudos Avançados em Jornalismo Científico (Labjor), Instituto de Artes (IA) e pelo Núcleo de Desenvolvimento da Criatividade (Nudecri). Informações: nadiaberriel@yahoo.com

sabato 15 marzo 2008

Fine del Workshop

Il Laboratorio sulla Commedia dell´Arte e´terminato...Magnifico risultato!
Tanti studenti (quasi 30) del II, III, IV Anno e poi Laureati al loro percorso di Master,
Docenti di questa bellissima Accademia di Teatro (la migliore nel Brasile), la simpaticissima Direttrice con suo marito attore...
Ora non ho tempo di raccontare le vicende con precisione, ma leggo la Mail di Aida e sospiro di leggerezza, sentendo il Teatro Ygramul Romano procedere speditamente tra le Prove di Affabulazione e della Tempesta (autogestite, OTTIMO!) i lavori portati avanti con pazienza da Aida con la direzione di Fiammetta, i Laboratori che crescono (grazie all´Assistenza di Gabriele ed Antonio), e le interviste, gli spettacoli all´Aquila, ecc...
Anche qui, come sempre, Ygramul in volo crea successi e gioie: l´Istituto di Arte Scenica gia´ vuole organizzare in mio (nostro?) ritorno, e cosi´alcuni studenti per un Teatro in San Paolo ed un´altro in Minas Gerais. In questi giorni io scrivero´ il Progetto, che faremo giungere, con l´aiuto della Direttrice, al Ministero della Cultura (Gilberto Gil!!). Intanto io mi preparo alla grande giornata di Lunedi´, ove la Mattina avro´ una Tavola Rotonda con i Giornalistì/Scenziati dell´Universita´, sull´Argomento della Patafisica come Metodo di Ricerca Scientifica e di Divulgazione Teatrale; a pranzo un´importante intervista per il giornale di Campinas e la TV e la Sera una Conferenza per gli Studenti dell´Accademia, su Ygramul ed il nostro Teatro Antropologico. Sono ottimista, carico del coraggio e dell´autodeterminazione degli Ygramulli che mi danno la forza di allontanarmi da Roma e sentire che tutto procede potentemente; del piccolo Lorenzo (mio nipotino) nato oggi alle 10.00, con capelli neri, muscolatura forte e naso da negretto; di Fabrizio Ferraro, all´opera in Francia per concretizzare il Documentario che collegherebbe il nostro percorso al grande Peter Brook... e poi di nuovo Roma, Londra, Parigi... Ygramul svolazza, ancora sognante e vivace, con grandi fatiche ma molta forza d´animo e continui ritorni di stima.
A presto, per un racconto piu´ approfondito di questo percorso di Studi, delle Interviste e dei bei legami che si stanno creando qui.
Due volteggi al trapezio, una lucidata alle Maschere balinesi (SI, il bagaglio e´ finalmente arrivato, ieri mattina!!)
Campinas, San Paolo, Marzo 2008

giovedì 13 marzo 2008

Immagini dei trascorsi Progetti di Ygramul in Brasile

Ecco alcune immagini di Repertorio del nostro lavoro nelle Riserve Satere´ e Guarani´, con
gli attori di Ygramul e con i partecipanti
ai nostri Seminari di formazione Clown in
Dourados, negli anni 2000 e 2002.
Nell´attesa di nuove immagini di questo Seminario all´Universita´ di Campinas e soprattutto di una nuova venuta di tutto Ygramul in Brasile! Chissa´... forse il nostro nascente ´Affabulazione´ potrebbe vivere bene qui...

Primo Racconto del Workshop

Universita´ di Campinas, vicino San Paolo.
Una gigantesca citta´ universitaria, sullo stile americano dei Campus, che da sola genera, per numero e densita´ di strutture, la vita di una cittadina intera, brulicante di attivita´ artistiche e di ricerca. Cammino verso l´edificio di ARTI SCENICHE, la migliore scuola brasiliana di Teatro (una sorta di nostra Accademia) e resto affascinato dalla quantita´ di differenze che sottolineano la distanza dall´Itália. Sento la nostra arretratezza, nonostante millenni di storia che sul groppone che ci fanno da guida e da mentore, nonostante la meravigliosa cultura teatrale, eppure... in un giardino un cerchio di capoeristi, all´ombra di un edifício che contiene un´intera Bioblioteca di testi anarchici! Da un´aula vengono i suoni di Chico Buarque, eseguiti da chitarre e voci degli studenti, mentre per i corridoi dell´Istituto girano acrobati, danzatori, um mimo francese, maschere Kabuki... Le aule hanno griglie di monocicli, tappettoni e pedane per danza e acrobática, un teatro di posa con anelli e trapézio, ovunque maschere e pupazzi e, come se non bastasse a infierire sul mio ricordo delle accedemie italiane cosi´ poco moderne, nel cortile un armadietto di trampoli e il filo d´acciaio per funamboli. Mi sento a casa, in un luogo ove percepisco il tentativo di abbracciare il Teatro in ogni sua forma, coinvolgendo gli studenti nelle moltissime radici dell´Arte Scenica, investendoli, confondendoli e portandoli a scegliere la loro via. Mentre nel Teatro di posa vedo i salti della danza clássica, sotto l´insegna di questa poética eclettica, la Direttrice dell´Istituto (una simpática e goffa mascheraia, teatrante di esperienza e non di studi) mi conduce nel suo labortatorio, mi apre scatole di maschere in Cuoio, Legno e Carta, e i negativi, i gessi, gli studi... parliamo della Patafisica, di Artaud (appeso nell´Ufficio Burocrático dell´Universita´in un magnífico ritratto fotográfico) e di Ygramul.
Sembra molto felice, quasi onorata, di avere un Teatrante italiano, di sentirmi preparato e capace di insegnare ai suoi studenti e mi chiede curiosa dell´Esoteatro e di cosa c´entri con la Commedia dell´Arte.
Poi arrivano 26 studenti (misti tra II, III, IV anno e gia´ laureati che fanno il Máster), la Direttrice con il marito attore, Nadia (la mia assistente, laureata qui) e 1 maestra di Danza. Narro in breve delle nostre precedenti scorribande in Brasile, degli spettacoli in Mato Grosso e in Amazzonia, e mi torna allá mente il gruppo di Clown che formammo dentro il Teatro di Dourados, portandoli poi a fare spettacoli e animazione in riserve Guarani´ Kaiowa´ e nell´ospedale dei bambini denutriti.
Poi mi getto nel lavoro. Giochi, tanto sudore, risa...
Tutti sembrano affascinati e curiosi della mia interpretazione degli Zanni, della Commedia dell´Arte, del método Patafisico!
La direttrice gia´ assapora l´iptesi di farmi tornare, ed io accenno all´idea di creare un Progetto piu´ complesso per tornare a dare lezioni ma accompagnato dal mio Gruppo. E´ possibile, gia´ abbiamo due importanti firme dalla nostra parte (la Direttrice dell´Istituto d´Arte Scenica e il Capo della Ricerca Universitária) che, convinti del lavoro e soddisfatti, spingerebbero per farci volare ancora qui. Domande, ringraziamenti, voglia di approfondire il lavoro, qualcuno che gia´ accenna "ma se trovassi uma borsa di studio per venire da voi in Itália?" .... sono molto contento, e credo che sia un´ottima base per tornare con lo sciame di Ygramulli al completo. Intanto porto avanti il Workshop, mi preparo alle lezioni con un´acrobata trapezista del Circo Orfei e con un Funambolo cileno.
Il Brasile e´ realmente molto avanti nella concezione dell´atto teatrale, pronto e disponibile al compromesso (come questi attori, preparati ed energici) e allá ricerca, allá messa in discussione e alla riscrittura continue. Mi faccio trascinare da questo gorgo di stimoli nuovi e diversi, felice... ripasso il mio oscillante e giocoso portoghese, oggi Seconda Lezione!

MATERIALE del WORKSHOP per gli Studenti :
Laboratório corporal sobre a tradição da "Commedia dell'Arte" italiana, desde
sua origem na "Giullaria Medieval" a seu desenvolvimento e desdobramentos
modernos.
Nosso percurso trabalhará, em pequenas etapas, o corpo, a voz e o gesto de algumas das Máscaras originárias da Commedia dell'Arte: o Zanni, Pulcinella, o Capitão, Balanzone e Pantalone. São personagens que atravessaram diversas épocas do Teatro Ocidental, modificando-se em função das exigências históricas. Construiremos a arquitetura de base destes personagens, para em seguida examinar seus desenvolvimentos nos "Giullari" e nos Artistas de Rua da Idade Média, na dramaturgia burguês de Goldoni, nos exercícios de biomecânica do teatro russo de Meyerhold, nas formas do teatro político Brechtiano, nos clowns e no Teatro do Absurdo de Beckett, até chegar ao sincretismo dos gestos e dos signos do teatro antropológico, do Living Theatre a Eugenio Barba.

O laboratório é voltado para a formação do corpo/voz do ator/atriz, prevendo então um percurso predominantemente físico, acompanhado por breves explicações teóricas e por algumas simples fichas ilustrativas. Serão aprendidos exercícios práticos oriundos de:

- metodologias antigas da Commedia dell'Arte
- percursos sobre sonoridade de Demetrio Stratos para ressonadores vocais das Máscaras (para encontrar a voz dos Zanni e de Balanzone)
- seqüências rítmicas de combate do "stock kamph" (para entender a métrica dos movimentos de Pulcinella)
- exercícios de estranhamento/ distanciamento de Bertold Brecht (para buscar a energia do Cavaliere)
- alguns "Etudes" de Meyerhold (para as posturas físicas gerais das Máscaras)
- exercícios do "Esoteatro" (método que Vania Castelfranchi está construindo com Ygramul), para personalizar e tornar fluido o material, e para efetuar o passo justo de "traição" da tradição para tomar posse dela e torna-la contemporânea e viva
- passos de dança balinesa, para fazer aquele passo de "mistura" que está na raiz do Teatro Antropológico e na origem migrante da Commedia dell'Arte.

Breve Curriculum Vitae

Vania Castelfranchi é formado em Direção na Academia de Arte Dramática "Silvio d´Amico" de Roma. Desde então (1996) fundou o Grupo de Pesquisa Ygramul de Teatro Patafísico e Antropologia. Participou de diversos seminários na Itália e Europa sobre as metodologias da Biomecânica (com Romei e Karpof), sobre a Mimésica (com Niccolini e Costa), sobre Clowneri' (com Wladimir), sobre Teatro Brechtiano e do Absurdo (com Polidoro), sobre o Teatro de Brook (com Dioume e Yamanouchi), sobre Teatro Pobre de Grotowski e a "Crueldade" de Artaud (com Mantovani), sobre Commedia dell'Arte (com Contin e Monetta) etc.

Sua experiência como ator e diretor se concentra, no entanto, no percurso de Teatro Antropológico, por meio de viagens e pesquisas de 'escambo cultural' no Brasil, com os índiod Guarani-Kaiowá (no Mato Grosso do Sul), os Sateré-Maué (na Amazônia), com os povos africanos Chewa e Yaho (no Malawi) e na Indonésia, na ilha de Bali.
Na Itália, seus percursos de pesquisa e integração são desenvolvidos a partir da escritura de um método de 'Esoteatro', e contínuos laboratórios e seminários de seu grupo teatral no interior do Teatro Ygramul, em Roma (inaugurado pela companhia em 2006). Organiza laboratório em escolas de ensino fundamental, em Centros de Saúde Mental, nas ruas das periferias romanas e na Prisão Romana "Rebibbia".
Para informações:
www.ygramul.net
info@ygramul.net
Uma pesquisa guiada por Vania Castelfranchi (Diretor)
Com os Atores e as Atrizes : Monica Crotti, Massimo Cusato,
Simone di Pascasio, Paolo Parente, Antonio Sinisi, Aida Talliente
Os Músicos : Giacomo Caruso, Daniele Pittacci
O Videooperador/Diretor : Fabrizio Ferraro
A Cenógrafa : Fiammetta Mandich, Isabella Faggiano
A Escritora : Gloria Imparato
- PESQUISA
A pesquisa do Grupo Ygramul nasce da necessidade de resgatar o gesto teatral em sua origem antropológica, suscitando aquele acontecimento místico que levava a comunidade inteira a uma "revolução". O gesto espetacular, entendido nesta ótica, comporta a anulação de todo virtuosismo ou complacência estilística, na tentativa de trazer à luz quatro diferentes dinâmicas de comunicação:
> Ritmo social e linguagem;
>Integração e estranhamento;
> Jogo e participação;
> Catarse e produção de sentido;
Seguindo estes quatro diferentes estímulos de construção do gesto teatral, se desenvolve a exigência de uma pesquisa que, embora com metodologias Patafísicas, elabore continuamente uma gramática dos Ygramuls, profunda, única e prática/funcional.
- PROJETOS
> Projetos de Encontro:
Lugares e percursos de encontro com mundos da diversidade, com os quais gerar espetáculos ou experiências comuns, numa lógica de diálogo onde o Grupo assume a função de guia (laboratórios em escolas com inclusão para dificuldades física ou mental, laboratórios em centros de detenção, em centros de saúde mental etc.).
> Projetos de Escambo:
Momentos de troca profunda com realidades diferentes, com a intenção de criar um "escambo" dos pontos de vista, uma troca que vai além do simples diálogo ou da construção de uma linguagem comum; no escambo, o confronto é horizontal, se doam e recebem os instrumentos da criação sem nenhum "guia", com uma disponibilidade para a crise e o erro (escambo com moradores de rua, com os pacientes de Aids, com os internados em hospitais, com os povos indígenas etc.)
> Projetos de Plantio:
Se trata de raras possibilidades em que a Pesquisa, tanto por meio do escambo, quanto através do encontro, consegue doar à realidade do trabalho projetividade e propósito próprios: nesses casos, se forma uma célula separada, com um percurso autônomo, que segue numa nova direção a Pesquisa e se bifurca, permanecendo em contato mas com uma ampla autonomia e uma pequena dependência econômica, em mútuo apóio e financiamento (Projeto das terras Guarani-Kaiowa no Mato Grosso do Sul, projeto das populações Chewa e Yaho no Malawi)
Estas três formas de projetos praticadas pelo Grupo Ygramul entre 1996 e hoje desenvolveram algumas potencialidades e concretizaram forças. Hoje existe uma célula sólida (de cerca de 10 elementos) que se divide as responsabilidades do percurso; cerca de 50 colaboradores que participam de laboratórios, oficinas, cursos e que ajudam o desenvolvimento da pesquisa. E surgiu um espaço único onde condensar os esforços e os resultados da pesquisa: o Teatro Ygramul, em Roma.
Política cultural
O teatro Ygramul nasce na periferia, para valorizar a cultura dos mais invisíveis territórios romanos, menosprezada pelas grandes lógicas "do centro". É um espaço aberto às propostas dos moradores dos bairros S. Cleto e S. Basílio, para ser explorado
em suas potencialidades com base nas reais necessidades do território, e não por uma direção artística externa. O Teatro Ygramul pretende gerar cruzamentos e agregações entre realidades longínquas, hospedando artistas da periferia bem como nomes importantes do teatro, estéticas "baixas" e produções "altas", artes, idades, habilidades, culturas, linguagens e religiões diferentes. O teatro foi adquirido pelo Grupo, com o objetivo de doar para si e ao bairro um sentido real de permanência e de investimento, com um contínuo acontecer de eventos, enquanto, ao mesmo tempo, a construção dos espaços acontece devagar, mas inexoravelmente. Damos ao público a solidez do gesto teatral como evento de artesanato e como lugar de canteiro de obras onde tomar parte e assistir no sentido lúdico e agradável do termo: o gosto para o crescimento.
"Tutto ciò che è profondo ama la maschera"
Friedrich NIETZSCHE
La Comedia del Arte es uno de los más extraordinarios fenómenos teatrales que se han producido en la historia. Su incidencia cultural y popular se extendió en Europa durante dos siglos, e influyó en el teatro de todo el mundo hasta nuestros días.
"El elemento típicamente popular de las "maschere" italianas tampoco se ha extinguido en Italia. Los personajes siguen viviendo y ocupando un lugar en la sociedad, pero su vida es de juguete; su humanidad, de cartón-piedra o de madera; su sociedad, la de los niños o la del desenfadado carnaval. Los buratini o las marionette no son otra cosa que una Comedia del Arte en pequeño; allí están Pulcinella y Franceschina, el Capitano y Arlecchino, Pantalone y Brighella, los enamorados, el Dottore. Y detrás de ellos, gentes de buen humor que les prolongan la vida".
> La comedia del Arte es un género teatral Italiano.
> Uno de los caracteres mas importantes es la existencia de la mascara.
> Era un teatro improvisado.
> Otro punto es el hecho de haber sido un teatro que se hacia al aire libre.
> Era un teatro popular (ligado a las tradiciones populares).
Tomar todos estos elementos, pensar que es exactamente al contrario y tendréis una idea vaga de lo que puede ser la Comedia del Arte.
> No era un teatro popular.
> Era un teatro que se desarrollaba sobre todo en salas cerradas.(su mayor novedad era precisamente esta).
> La improvisación no existía
> Las máscaras no son el carácter mas importante. .
> No es un género teatral italiano.
Sobre esto último haré una salvedad, como género de teatro los actores sobre los que se construía el tipo de teatro eran Italianos, pero el tipo de teatro fue construido en Francia... (Se puede decir que la Comedia del Arte es una invención Francesa).

Entonces tenemos una imagen de la Comedia del Arte, le damos la vuelta y podremos al menos comprender que cosa no era...."
Ferdinando Taviani

- Bibliografia para comprender -
"Commedia dell´Arte"
General:
> Mario Apollonio - Storia della Commedia dell'arte Roma, Augustea, 1930
> Ambrogio Artoni - Il teatro degli Zanni. Rapsodie dell'Arte e dintorni.
Genova, Costa&Nolan, 2000
> Gustave Attinger - L'esprit de la Commedia dell'arte dans le théatre français. Paris, Librairie Théatrale, 1950.
> Renzo Guardenti - Gli italiani a Parigi : la Comédie Italienne (1660-1697) : storia, pratica scenica, iconografia, Roma, Bulzoni, 1990. - 2 v
> Margaret A. Katritzky - Lodewyk Toeput some pictures related to the commedia dell'arte, in Renaissance studies, I, 1, marzo 1987, pp. 71-96, ill. 1-29 f.t., pp. 97-125.
> Konstantin Miklasevskij, La commedia dell'Arte o il teatro dei commedianti italiani nei secoli XVI, XVII e XVIII, con un saggio di Carla Solivetti, Padova, Marsilio, 1981
> Cesare Molinari - La commedia dell'Arte, Milano, Mondadori, 1985
> Ferdinando Taviani - La commedia dell'arte e la società barocca : la fascinazione del teatro , Roma, Bulzoni, ristampa 1991
> Roberto Tessari - La Maschera e l'Ombra, Milano, Mursia, 1984

- http://en.wikipedia.org/wiki/Commedia_dell'arte
- http://www.drammaturgia.it/saggi/saggio.php
- http://www.teatrodinessuno.it/maschere.htm

Zanni :
> Deleuze, G., Guattari - Rizoma. Millepiani, Roma, Castelvecchi, 1997
> Vsevolod Emil'evic Mejerchol'd - L´Attore Biomeccanico, Roma, Ubulibri 1980
Pintura de Francis Bacon (1909-1992)
Arquitetura de Giovanni Battista Piranesi (1720 - 1778)
Filosofia/Politica de Michel Foucault (1926 - 1984)
Musica de John Milton Cage (1912 - 1992)
Pantalone ~ Balanzone ~ Capitano :
> Vladimir Jakovlevic Propp – Morfologia della Fiaba, Roma, Einaudi, 1978
> Gianni Rodari - Gramatica da Fantasia, Sao Paulo, Summus, 2000
Pintura de Giorgio de Chirico (1888 - 1978)
Arquitetura de Gian Lorenzo Bernini ( 1598 - 1680)
Filosofia/Politica de Machiavelli (1926 - 1984)
Musica de Wilhelm Richard Wagner (1813- 1883)
Arlecchino ~ Pulcinella :
> Pinkola Estés Clarissa – Donne che corrono coi Lupi, Milano, Frassinelli, 1998
> Antonin Artaud - Eliogabalo o l'anarchico incoronato, Milano, Adelphi, 1969
Pintura de Joan Miró i Ferrà (1893- 1983)
Arquitetura de Oscar Ribeiro de Almeida Niemeyer Soares Filho (1907.....)
Filosofia/Política Max Stirner (1806-1856)
e Emma Goldman ( 1869- 1940)
Musica de Johannes Chrysostomus Wolfgangus Theophilus Mozart (1756- 1791)

In General Patafisica :
> Alfred Jarry – La Candela Verde – Ubu Re, Roma, Adelphi, 1978
> Eugenio Barba - Un Dizionario di Antropologia Teatrale (Centre for Performance Research/ Routledge), Ubulibri.
> Antonin Artaud - "CsO:il corpo senz'organi" Mimesis, Milano 2003
Pintura de Max Ernst (1891-1976) Arquitetura de Antoni Gaudí (1852-1926) Filosofia/Política André Breton (1898- 1966)
Musica de Tom Alan Waits ( 1949....)
e Vinicio Capossela (1970....)
http://alfredjarry2007.fr

domenica 9 marzo 2008

Ygramul torna in Brasile

Workshop Teatral
com
Vania Castelfranchi

Diretor do
Grupo de Teatro Patafísico Ygramul
de Roma - Itália


O workshop ocorrerá nos dias 12, 13 e 14 de março, das 18.30 às 22hs, na sala AC03 –
Artes Cênicas.

Finalização do curso com uma palestra aberta para a comunidade no dia 17 de março, segunda-feira, às 19 horas no Centro de Convenções.

Para maiores informações, contatar a secretaria da Faculdade de Artes Cênicas ou enviar e-mail para: nadiaberriel@yahoo.com.

Organização e apoio: Instituto de Artes – Departamento de Artes Cênicas – Labjor (Laboratório de Estudos Avançados em Jornalismo) do NUDECRI (Núcleo de Desenvolvimento da Criatividade)

YGRAMUL – As Muitas
Grupo Integrado
de Pesquisa e Teatro Patafísico

A pesquisa do Grupo Ygramul nasce da necessidade de resgatar o gesto teatral em sua origem antropológica, suscitando aquele acontecimento místico que levava a comunidade inteira a uma "revolução". O gesto espetacular, entendido nesta ótica, comporta a anulação de todo virtuosismo ou complacência estilística, na tentativa de trazer à luz quatro diferentes dinâmicas de comunicação:

> Ritmo social e linguagem;
>Integração e estranhamento;
> Jogo e participação;
> Catarse e produção de sentido;

PROJETOS
> Projetos de Encontro:
Lugares e percursos de encontro com mundos da diversidade, com os quais gerar espetáculos ou experiências comuns, numa lógica de diálogo: laboratórios em escolas com inclusão para dificuldades física ou mental, laboratórios em centros de detenção, em centros de saúde mental etc.
> Projetos de Escambo:
Momentos de troca profunda com realidades diferentes, com a intenção de criar um "escambo" dos pontos de vista: com moradores de rua, com os pacientes de Aids, com os internados em hospitais, com povos indígenas etc.
> Projetos de Plantio:
Possibilidades em que a Pesquisa, tanto por meio do escambo, quanto através do encontro, forma uma célula separada, com um percurso autônomo: Projeto das terras Guarani-Kaiowa no Mato Grosso do Sul, projeto das populações Chewa e Yaho no Malawi etc.

Teatro YGRAMUL: Via Nicola Maria Nicolai n. 14
CAP 00156 ROMA – ITÁLIA
www.ygramul.net
http://teatroygramul.blogspot.com/

lunedì 3 marzo 2008

piccolo montaggio amatoriale sui Focolieri di Ludika

Nella serata conclusiva della manifestazione Ludika1243 , cui Ygramul prende parte, qualcuno ha ripreso e montato un piccolo filmato sui focolieri di Ludika...del laboratorio Ludyka, ovviamente.


Laboratorio Ludyka

piccolo spot per il laboratorio ludyka...