da Vania...
Questo momento di trasformazione si e' fatto sentire, come il rimbombo di un motore a scoppio.
Attimi di 'empasse', intoppi, lunghi arrovigliamenti dell'animo e del Gruppo... stress.
Ma anche cambiamenti di ritmo, movimento e nuova azione!
Scrivo ora che il Motore sembra avviato, proprio in una nottata per Me di decantazione, dopo attimi di tensione e di inscurimento. All'alba di promettenti novita' e decisioni/incontri rivelatori!
Probabilmente dovro' combattere con me stesso e con questi eventi di passaggio per tutta la vita, cosciente di avere degli obiettivi ed un propellente troppo 'violento' per una dimensione naturale, umana... mi sento, e forse mi sentiro' sempre, continuamente 'montato' da un Motore poderoso, carico di un potere schiacciante e perverso che NON riesco ad attivare senza contraccolpi, senza dolori, con dolcezza. In queste nuove settimane Balinesi mi si e' cinto indosso un nuovo anello di esperienza, ove il Potere stritola e ghermisce la persona... e si deve scegliere tra la 'paura', la 'codardia', il 'riposo' o la 'verita'!'.
La notte, sotto la doccia fredda, prima di infilarmi nel letto della mia stanzetta/regia, mi fischiano in testa le parole da me stesso scritte "Abbandoniamo il Re!".... con le voci sommate del Gruppo, nelle quali spiccano primarie proprio le sonorita' naufraghe di Chiara, Silvano, Simone e Fiammetta! Comprendo di aver fallito.
Che la mia Ricerca Patafisica, in realta', e' un puro 'divertissement' poiche' ne io ne' questo mio Gruppo Ygramul siamo in grado di giungere li' ove sento echeggiare il Terzo Teatro.
Pasolini mi guarda dalla copertina di Affabulazione, con gli occhi chinati, quasi si vergognasse del mio 'pudore' nell'affrontarlo e mi sfidasse a leggerlo! Io mi vergogno e ancora una volta, con le mani sudate, decido: lo incontrero' con calma, con paziente attesa, poiche' la Verita' NON prevede il Gruppo - nessuna Collettivita'; ed io...io sto lavorando da anni ad un miraggio, che spesso mi schiaffeggia indispettito: rendere Ygramul sempre piu' un evento collettivo, una Famiglia di Teatranti, un Atto/Linguaggio comune!
Sono passati 15 giorni in cui continuamente mi sono trovato incastrato nel 'desiderare' una diversa maturita' e potenza, e nel rendermi conto che, Io per primo, NON reggevo alla fatica! Il miraggio di quello che per me e' l'Esoteatro e il Teatro Ygramul, e la visione nitida dei talenti che ci sono in questo stupendo viaggio (l'esplosione sonora-poetica-ritmica di Daniele, la creativita' vulcanica di Monica, l'altezza stilistico-artistica di Massimo, il potere poetico di Paolo, la sensibilita' gigante di Antonio, l'energia sacra di Aida....) mi fa dimenticare i difetti, le mancanze e il livello concreto in cui ci troviamo.... allora, disorientato dal potere che ho ("la regia: il piu' perverso e pericoloso potere/dovere del Mondo" Eugenio Barba) ho premuto, ho spinto sull'accelleratore 'disciplinante' e severo, categorico e rigido, della Regia Antropologica (ove si potenziano gli uomini/artisti prima, durante e dopo il Gesto Teatrale)... e ho sbandato, sbagliato strada, slittato!
Ora, dopo il contraccolpo ricevuto (prevedibile ma doloroso e, soprattutto, normalizzante), mi sdraio nuovamente sul mio pensiero. Non credo che sia giusto incassare cosi' i colpi, ma a volte ci si deve soffermare maggiormente sulla gioia di cio' che si possiede e aspettare per la prossima onda.
Cosi' mi riguardo le tavole di Andrea e mi dico 'Pazienza... ci vuole pazienza'!
Oggi richiariro' al Gruppo le radici delle mie molteplici direzioni, i differenti 'Perche'' del mio agire cosi' barocco, contraddittorio e iperpressante/presente.
Sono orgoglioso, come un bambino pieno di idee, del grande lavoro che stiamo facendo qui; delle emozioni e delle immagini che per sempre mi rimarranno impresse nella mente, mentre lavoriamo sugli esercizi dell'Esoteatro ed un vitello balinese ci lecca gli zaini e il mare violenta le rocce a pochi passi da noi!
Saro' sempre grato a questi compagni/e di lavoro per avermi scortato qui, per essersi gettati con me, fidandosi della mia Guida, nelle maglie della nostre profonde problematiche artistiche, affrontandole come 'Tori' che ci popolano e sbatacchiano. Sognero' a lungo questi nuovi cerchi di bambini lucenti, come quelli del Brasile e dell'Africa, ove ogni gesto rimbalza in scrosci di urla, risa, rimbombi di paura, suggestioni collettive e amplificate meraviglie. Eppure devo rallentare il mio incedere, per non rischiare sopracciglia aggrottate, voce alta, il collo agitato e tanto, tanto dissenso per una 'impreparazione-impersonale' che mi disturba, stupidamente! Pensero' molto al Maestro Dewa (a come insegna, a dove e' arrivato e dove poteva giungere!).
Il Viaggio prosegue, tra coste spumose e calamari alla piastra... mentre le scimmie si riversano in strada e rallentano il traffico, noi continuiamo a vagare per scuole coinvolgendo centinaia di bambini in divisa nell'orrorifica storia di 'Silver Nose Man' 'Manusa ngela cunghu Perak'.
I corpi si sono rimessi e seguitano solamente dei piccoli assestamenti intestinali.
Attendiamo con impazienza Olla e Gloria, mentre il testo di Pasolini sconvolge le nostre
sere e ci porta nei letti con maestose novita' da sognare.
Guardo una donna balinese, dal copro condensato ed una leggerezza intima, mentre ci serve da mangiare; Paolo l'ha soprannominata Me'me' Nyoman (Mamma Nyoman) per la sua allegria e la cura con cui ci coccola con il cibo semplice e popolare del suo Warung alla mano; il marito, bello come un contadino di Van Gogh, cucina assieme a lei, tenendo in braccio il loro primo bambino, un budda di 14 mesi. Mentre seguo con gli occhi le sue mani che puliscono e sorridono, e la piccola cicatrice sul sopracciglio sinistro, credo ancora una volta di comprendere l'importanza della mia idea di Teatro...ma NON riesco a raggiungerla!
Dall'Italia arrivano sms di solidarieta' (Gloria, le varie Mamme, amici, Silvia), e-mail di curiosa e felice malinconia (Giulietta, i Laboratori) e belle lettere di lontanissime-vicinanze (Simone)... e capisco che il Teatro Ygramul e' un grande sogno e lo stiamo realmente realizzando.
Prima tappa della nostra ricerca, raggiunta: il Teatro Ygramul e un percorso serio di Terzo Teatro.
Prima tappa di questo intenso viaggio, affrontata: l'incontro e l'immersione nella cultura e nel Teatro Balinese.
Seconda tappa del viaggio, in corso: lo studio e l'azione sulla Pedofilia e il Turismo Sessuale nell'Isola.
Seconda tappa di Ygramul, al suo battesimo: il metodo Registico/Attoriale dell'EsoTeatro e il Teatro di Sciame!
Giovedi' 26 Luglio : in seguito alla Grande Festa di nozze ci appollaiamo nelle nostre camere e riposiamo a lungo! Un sano stacco dall'intenso lavoro compiuto ci porta a gironzolare con le macchine o a piedi per la citta' di Ubud... compere, paesaggi, chiacchierate, saluti, e come sempre tanta, moltissima arte.
Il saluto alla citta' e' felice, nonostante la pioggerella grigia... ma la mente ed il corpo sono nobilitati ed elettrizzati dalle belle feste di commiato (sia con l'insegnante Kadek che con la notte di nozze da Dewa).... cosi' ridiamo, spendiamo, mangiamo e ci prepariamo ad accogliere Aida che parte dall'Italia per questa seconda parte del nostro viaggio.
Venerdi' 27 Luglio : la giornata ci da' il benvenuto con una pessima partenza. Dopo aver svuotato le camere (con un senso di vertigine) e salutato Noyman e gli altri signori/e del Bungalow (che ci hanno ospitato con cortesia e delicatezza)... imbocchiamo la strada di uscita da Ubud con le nostre 2 piccole Jeep e una nuova macchina, piu' ampia e potente, affittata qui. Ma la terza auto viaggia per traverso! Ha l'assetto delle ruote molto diagonale e, dopo aver toccato motorini e specchietti, la riportiamo al proprietario. La fatica comincia a crescere, unita al sudore che scivola sulle schiene, in una mattinata soffocante e afosa, rinfrescata solo dalla vista di una magnifica risaia vicino la Foresta delle Scimmie. Cambiamo auto e viaggiamo verso Kuta, all'aereoporto.
Massimo, Paolo, Antonio e Monica tentano di risolvere piccoli problemi burocratici con i biglietti ed i visti (in un clima mafioso ove la legge ci chiederebbe di pagare quasi 1000 Euro e il corrotto di turno ne contratta 350)....
comunque, con un po' di ribrezzo in corpo e un senso di inadeguatezza, paghiamo e risolveremo la vicenda.
Il traffico di Kuta, pieno di turisti spendaccioni, locali lussuosi, prostitute mimetizzate e pensieri degenerati, ci massacra la sera... portandoci in disperata ricerca di un riparo notturno. Grazie al cielo un omino in motorino ci scorta a Legian Kaja, in un cottage delizioso, con piscina, topi che passeggiano sulle travi, televisore in salotto, blatte lucenti in bagno, cucinino, gechi-alligatori dietro i quadri e una piccola piscina trasparente. Siamo stanchi ma felici.
Sabato 28 Luglio : la mattina ci portiamo a Denpasar.
Lo studio della Dottoressa Suryani e' come sempre un'oasi, sotto lo sguardo del busto di Ghandi. Nel giardino le mostriamo lo spettacolo e lei, con le attenzioni di suo figlio psicologo, ci dona dei buoni consigli sul linguaggio, la drammaturgia, l'agire della nostra fiaba italiana. Con una breve riunione continuiamo a comprendere la problematica immensa della Pedofilia sull'isola e le informazioni della dottoressa si sommano ai libri letti in Italia (grazie Silvia!!), agli incontri fatti in precedenza, al teatro di Pasolini.
La dottoressa e' un'esperta e lavora sul campo con la sua associazione C.A.S.A. (Committee Against Sexual Abuse) in collaborazione con la grande ONG mondiale 'Terres des hommes'. La villa della Suryani e' piena di volontari, di tirocinanti e collaboratori che si aggirano tra le fontane e i salotti occidentali. Non abbiamo permessi di alcun tipo, nonostante le belle attenzioni di Eugenio Barba e del Console italiano, ma la dottoressa sembra volerci appoggiare in pieno. Si apre la mappa in terra (come in ogni viaggio di Ygramul) ed ecco arrivare rapida (grazie alla nostra bravura e ad un pizzico di fortuna) l'organizzazione dell'agire! Ben presto abbiamo date, luoghi, spostamenti, nuove basi e tempi di lavoro.
Grazie agli incontri fatti da Emiliano e alle riunioni con la dottoressa Suryani iniziamo a formare nel nostro immaginario l'evento pedofilo, l'abuso e il turismo sessuale qui a Bali. Bali e' un luogo di grande ingenuita' e semplicita' antica. Per anni le persone come la Suryani hanno lottato per creare una coscienza sul problema dell'abuso, in una terra ove la Pedofilia (come in Europa) si fa tabu' e l'incredulita'/omerta' prevale sull'informazione e la difesa. Questo fattore (molto presente nei villaggi) unito ad una grande solarita' ed accoglienza dei balinesi, e ad una disponibilita' profonda di mezzi, strumenti ed energie, ha portato i turisti ad approfittarsene sempre piu', ad invadere ed abusare (la cultura, l'ambiente, le persone). Si somma a questo fattore un altissimo livello di corruzione delle sfere politiche/legali, con un malfunzionamento della giustizia ed un basso potere economico. Da questo si comprende come, paradossalmente, mentre da un lato questa e' l'isola ove i bambini sono estremamente protetti (non poggiati a terra sino a 3 mesi) e cosparsi di attenzioni e protezioni (oltre 20 rituali sacri durante l'infanzia), dall'altro versante qui e' molto semplice, economico, impunito e accessibile ogni tipo di abuso!
E' cosi' che hanno cominciato e seguitano moltissimi turisti, rapendo i bimbi per strada con scatolette di 'gelati da leccare' (preservativi profumati), comprandosi casette sperdute nell'interno dei villaggi ove 'dare un passaggio' ai bimbi nel loro lungo ritorno a casa dopo scuola, alleandosi con squallidi mecenati proprietari di alberghi e ristoranti, procacciatori di carne giovane e servitori di ogni gusto... l'isola si e' riempita di casi di pedofilia, di bordelli nascosti nei mercati e nelle foreste di periferia, di massaggiatrici/prostitute. Il grande lavoro e' ripulire la legalita' per fermare la mattanza, proteggere le future vittime, prendersi cura delle passate violenze e creare coscienza ovunque (nelle famiglie, nelle scuole, nei capi/e villaggio, ecc.). La Suryani con i suoi assistenti segue moltissimi casi, i giornalisti che Emiliano ha incontrato indagano e inseguono i pedofili, ma il Mostro NON si ferma! E' un Mostro culturale, al quale tutti noi diamo spazio ed educazione nelle nostre tristi demagogie capitaliste. Usciamo da tutte queste informazioni, come sempre, rimpiccioliti... comprendendo quanto il Teatro sia un'arma realmente rivoluzionaria (come in Italia, in Brasile e in Africa!!) ma anche come la nostra arte sia di puro investimento... noi seminiamo, il tempo, la crescita, la formazione, faranno germogliare nei corpi e nelle menti i nostri grandi stimoli. NON abbiamo Armi da donare ma possiamo consegnare ai bambini/e la voglia di difendersi, la coscienza di un diritto, la protezione collettiva, la garanzia e l'allarme comuni! Che fede!
Salutiamo la Suryani con un inchino creduto, e andiamo all'aereoporto.
Aida arriva, anche lei dopo una giornata di viaggio coccolata dalla Malesian Airlains e surgelata dall'aria condizionata. Il Gruppo sembra felice, solare, anche se gia' si percepisce un mio indurimento ed una mia piu' severa attenzione al lavoro (e' strano come sento la Pedofilia piu' inaffrontabile, un nemico di maggior intensita' rispetto all'Aids africano, allo 'schiavismo' Guarani' Kaiowa', alla deforestazione contro i Satere' Mawe').
Dormiamo con il fresco della piscina sulla pelle ed un brindisi per Aida in pancia!
Domenica 29 Luglio : grande traversata alla volta di Candidasa, la nostra nuova base operativa.
Per molti nuovi giorni lavoreremo nelle zone intorno a questo piccolo centro sul Mare, nella regione di Karangesem, sotto uno dei due vulcani. Bali ci scorre ancora una volta colorata e meravigliosa fuori dai finestrini, in palmeti, mercatini alla bosch, foreste dense, volti e corpi pasoliniani, risaie felici e templi ovunque, con incensi e preghiere che si levano agli Dei.
Una scimmia scarta di lato le macchine, un serpente nevrotico resta schiacciato da un pneumatico, cani che si grattano la rogna scavante nel mezzo dell'asfalto, galli infuriati ai margini delle strade, porcelli setolosi e mucche che attendono la loro cerimonia. Aida si appiccica al finestrino e fa una scorpacciata, mentre il Gruppo osserva gia' ad un livello di maggiore familiarita' e coglie i dettagli.
A Candidasa, consigliati da un gigantesco pipistrello nero che ci osserva e dondola, troviamo il 'Temple Cafe' (sara' anche la vostra casa, Olla e Gloria!!)... una serie di piccoli e puliti Bungalow, con verandine e belle vetrate, a dieci metri da un mare tempestoso che spazza la barriera corallina e sventola le palme del giardino. Una donna australiana (Sherley), simpatica e un po' eccentrica, ci accoglie con la giusta dose di buon umore, spirito da mercante e ospitalita'. Le sistemazioni sono piacevolissime, miniaturizzate con uno stile di 'pura necessita', ove il minimo abbonda e il massimo (tipo l'acqua calda) e' un lontano sogno... ed ecco le nuove cuccie investite di nostri odori, costumi di scena, oggetti, asciugamani, libri: Antonio e Daniele (in una camera troppo piccola per due creature cosi' vistose, ove sanno gia' che il dis-ordine li fara' litigare calorosamente), Paolo e Aida (con una precisa e delicata strategia di convivenza, piacevole e rispettosa), Massimo e Monica (in una nuova nicchia amorosa del loro lavoro/viaggio matrimoniale), Emiliano (nella regia video, immerso nel suo) e nel Bungalow 9 Vania (in una camera minuscola per l'enorme e superflua Regia, ma perfetta celletta di meditazione e studio!).
Il mare e' violento, ma un vero sogno di trasparenza e freschezza. La notte giunge con sempre maggior piacere, mentre le parole di Pasolini ballano al rumore incessante e fortissimo delle onde che spumano vicine alle stanze. La luna e' quasi piena e sento la tensione del Gruppo salire. Stiamo per cominciare le andate in scena 'ufficiali' e io esigo che l'Esoteatro si mostri... allo sguardo del Gruppo la Guida diventa burbera, dittatoriale e inutilmente saccente... cosi' il desiderio si tramuta in prigione e la 'direzione per il meglio' e' semplificata in 'at-tenzione inutile'! Peccato. Ma che una profonda discussione metodologica arrivi dopo 1 mese di lavoro (eccetto il magnifico scontro avvenuto con Paolo a Ubud sul 'Manifesto del Nuovo Teatro' di Pasolini ) e' davvero un ottimo segno! Il Gruppo sta imparando, sta crescendo, e le ferite antiche o recenti si stanno rimarginando con robuste corazze di orgoglio e spirito teatrale!
Lunedi' 30 Luglio : incontriamo i volontari dell'Associazione C.A.S.A. alla grande citta' di Karangasem, mentre sfilano parate militari e una banda dell'esercito suona in maniera ridicola. I ragazzi dell'organizzazione contro gli abusi ci portano in montagna, salendo verso le colline rigogliose e coperte di foresta. Saliamo, giriamo, ci arrovigliamo in stradine fantastiche, che mostrano la vista del poderoso vulcano e la costa lucente e azzurra. La grande isola di Nusa Penida ci saluta attraverso l'umidita' dell'oceano e passiamo paesi di baracche e campi coltivati. La Scuola di Sibetan ci avvolge con lacrime agli occhi, nella sua semplicita' e vita. Bimbi/e piccole (elementari) costretti in divise eleganti ma strapazzate dalla fanciullezza. Cappellini con i simboli della scuola, e cravattine rosse corte che si domandano il perche' di quel portamento scombinato. C'e' tantissimo stupore, tanta gioia negli occhi sgranati e le manine affamate di contatto. Le voci a coro 'Salamat Paghi'' (Buongiorno!) e tantissimi messaggi segreti, gesti in codice, nervosismi, amori... Siamo parte di un Rito creato per noi, con accoglienza, dolcetti, lievi inchini, acqua e disponibile ascolto. Nel cortile soleggiato battezziamo la nostra Fiaba e (per quanto l'energia non sia eccellente!) tutti saltano, cantano e partecipano. Comprendono il pericolo di riconoscere e sconfiggere 'Naso d'Argento', ci danno consigli e si appropriano dei nostri... oltre a 'Urlare', 'Raccontare', 'Difendersi', 'Scappare', 'Diffidare', ci dicono che un bambino deve 'Indagare', deve 'Farsi difendere dal Papa e dalla Mamma'' e deve 'Fare un passo indietro e poi dare un cazzotto in faccia!'.
E' tutto magnifico, anche se il Gruppo non e' soddisfatto della MIA energia, e giochiamo con i bimbi promettendo un nostro ritorno Lunedi' prossimo (per fare un vero e proprio Laboratorio Creativo con loro sul tema di 'Naso d'Argento' che abusa dei bambini/e).
Torniamo alla nuova casa con una buona sensazione di Inizio (e i volti stupiti dal Teatro di questi bimbi balinesi si sommano ai pubblici d'infanzia dell'Amazzonia, dell'Africa, del Mato Grosso, delle scuole di Roma... una lunga collana di momenti perlacei, unici e travolgenti... che danno nella loro semplicita' il vero e profondo senso di questo Mestiere!).
Il pomeriggio prove e training dell'Esoteatro, per migliorare noi stessi e assestare lo spettacolo.
Cosi' si forma una nuova struttura di Calendario, ove ogni giorno lavoreremo la mattina nelle scuole ( dalle 10.00 alle 12.00 con gli spettacoli o i laboratori), il pomeriggio alle Prove (dalle 16.00 alle 19.00) e la sera a Pasolini e al nostro rientro artistico in Italia (dalle 22.00 alle 24.00).
Esplode una piccola discussione, ma molto importante riguardo al percorso di crescita e di studio che stiamo compiendo. Ne sono ferito, contuso... ma e' un dibattito giusto e di sano sfogo! Tutti/e stanno molto bene e questa esperienza e' realmente potente, ma la stanchezza si fa sentire e con essa l'incomprensione rispetto alle mie direzioni, al potere, alla regia di un atto complesso come il Terzo Gesto! Terminiamo pensierosi e stanchi, ma convinti che i nodi si possono sciogliere. Nulla puo' rovinare Ygramul oramai (le vere tempeste le abbiamo superate ed il Teatro e' oggettivamente un Carapace che ci protegge e garantisce....dobbiamo solo crescere, ma la Morte che abbiamo sfiorato in questi ultimi 2 anni e' superata, spurgata!).
Guardo il Mare e penso allo studio di Regia per tanti anni seguito in Accademia... mi viene da ridere, profondamente! Nessuno mi ha mai insegnato a tenere assieme tanti attori/ci cosi' differenti tra loro, pre-Potenti, artisti! Ho studiato molte cose inutili e mi hanno lasciato da solo a sperimentare una strada troppo difficile... forse la Regia non si puo' insegnare, o forse noi stiamo seguendo un sentiero molto alternativo e innovativo, senza maestri, li' dove il machete scava la via e ogni passo puo' essere solo un nuovo errore!
Onde... onde... onde...
Martedi' 31 Luglio : lo spettacolo si getta a Karangasem, in un cortile focoso, dove i bimbi/e si disseminano in un ampio cerchio rumoroso e lo spettacolo li scapiglia e sconvolge. Le maestre in divisa sembrano preoccupate e affascinate da una pedagogia cosi' confusiva ed emotiva, ma ci lasciano fare e si ripromettono di ospitarci nuovamente Venerdi' prossimo. Lo spettacolo e' sempre piu' bello (anche per i postumi della brutta riunione di ieri sera), Paolo mi sorride e continua a sostenere "a volte ci sarebbe da darti un cazzotto, e' per questo che ti faccio regali!". Penso a lui con gioia e ad un lucente gioiello in madreperla che mi ha regalato (per trasformarsi e 'ricattare' il mio amore nei suoi confronti), e gia' mi vedo indossarlo in Teatro, magnifica Libellula di luce, che lotta impigliata sulla Giacca di velluto che Chiara e Silvano mi donarono prima della loro inutile ribellione. Sono contento, ma fuori non traspare, e sento di dover elaborare il diverbio di ieri... Proviamo, ripassando le danze balinesi, in un giardino piacevole, sotto alte palme coccute, nel ashram di una comunita' di Ghandiani vicino la laguna di Candidasa. Silenzio, un vento soffuso che ci asciuga il sudore spinto direttamente dalle onde del mare a pochi metri, cielo aperto e luna piena. Un vitello si accarezza a noi curioso, entrando nel vivo delle prove, mentre sua madre lo osserva da distanza ruminando.
I Ghandiani pregano la cerimonia del Fuoco, in un tempietto colorato, mentre noi seguiamo i rituali di questa buffa Religione del Teatro che, come ci narra Pasolini, "e' pratica!".... pratica quotidiana, pratica nel pensiero, praticata nel verbo e praticamente vera!
La sera Paolo ha uno degli incontri che a lungo ho pregato si potessero verificare: in carne si trova di fronte ad un reale Naso d'Argento! Sulla spiaggia, questo sessantenne tedesco grasso e limaccioso, lo avvolge in un clima di poesia, saggezza e perverse bassezze, creando un rapporto che raggomitola bieca sessualita' e filosofia di vita. Ecco un vero mostro (forse Pedofilo, ma indagheremo!!) che possiede case sparse in tutti gli angoli di mondo ove il Sesso e' a buon mercato (Thailandia, Malesia, Bali, Cambogia...) che paga ogni mattina una prostituta ("qui costa meno di comprare una rivista pornografica per masturbarsi!!") e dona buoni consigli nella camera degli orrori dell'abuso, della perversione e dello schiavismo sessuale. Paolo resta stordito, affascinato e orripilato nello stesso istante, rendendosi contro di aver trovato un vero Silver-Nose! Indagheremo, con attenzione per non farcelo scappare, per riuscire a farci raccontare 'l'irraccontabile' e per filmarlo! Dobbiamo far entrare il mostro nella rete.
Seguitiamo a lavorare, contro la Pedofilia (con i semi visti piantarsi negli sguardi dei bambini/e), e per migliorare noi stessi con l'aiuto di Pasolini e dell'Esoteatro, ciascuno centrato sul suo obiettivo personale....
"La buona reputazione, ah, ah!" (per levare il 'grigio' di Dio dalla grande energia di Monica)
"Padre nostro che sei nei Cieli, " (per innestare le radici perdute del bellissimo Paolo)
"cosa me ne faccio della buona reputazione," (per sbriciolare le sassose certezze/incertezze di Aida e liberarla)
cosa me ne faccio "del destino - che sembrava tutt'uno col mio corpo e il mio tratto-" (per alleviare Antonio dal suo fardello di colpe e sbrigliare la sua infinita sensibilita')
"di non fare per nessuna ragione al mondo parlare di me" (per ingigantire il segno/sogno di Daniele e rendere eclatante quello che e' incerto)
"Che me ne faccio di questa persona" (per oscurare ogni esigenza esterna e permettere finalmente l'esplosione della meteora Vania)
"cosi' ben difesa contro gli imprevisti?" (per aprire i canali di gioia nell'arte architettonica di Massimo).
Quanto lavoro c'e' da fare.....
a presto da Vania.
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1 commento:
"credo ancora una volta di comprendere l'importanza della mia idea di Teatro...ma NON riesco a raggiungerla!"
...salve, Dr. Frankenstein!
Si - PUO' - FARE !!!
Enry
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