da Vania...
Non scrivero' una lunga introduzione per questa Quinta Settimana di Ricerca a Bali...
ancora smosso dalle vicende teatrali che stanno agitando il Mio pensiero, sconvolto dalla tanta difficolta' che provo nel portare avanti un Gruppo di grandi Attori/ci che sbuffano di fatica e NON vogliono oltrepassarmi...
anche questa settimana, gioioso per gli splendidi risultati raggiunti, ho pero' sudato (anche nello spirito e nella mente) per orientare il viaggio, lo sguardo di questi Ricercatori affamati e curiosi... lo Sciame e' sempre piu' potente e per me sempre piu' ingestibile. Mi sto obbligando ad una sfida che non sono affatto certo di poter sopportare, e forse ben presto tutto mi scappera' di mano! Ma vale la pena, davvero, rischiare tanto... sento dentro di me crescere sempre piu' l'idea e la poetica dell'EsoTeatro e percepisco visibilmente le energie dei miei compagni progredire, titaniche. Il Vento soffia forte, qui a Candidasa, e le onde la notte mi distraggono dai sogni, sputandomi nell'incoscio immagini sghembe e frammentarie (presenze dei Laboratori con frasi di Pasolini in bocca, vecchi attori di Ygramul, luoghi dei viaggi che si fondono in ambienti surreali....)... non riusciro' a narrarle alla mia Psicologa (sigh!); cosi' anche le notti mi paiono rassomigliare al senso di cio' che stiamo facendo contro la Pedofilia: un raccogliere informazioni morsicate, un assaporare superficialmente esperienze di lotta tenaci, e donare a tanti, tantissimi minuscoli bambini impolverati, un seme che NON sapremo mai se sapranno o meno far fruttare! Di questa settimana preservero' per sempre dentro di me: gli sguardi neri, un po' accesi dall'incanto e un poco smarriti, dei bambini che affollano i cortili delle Scuole... ascoltano del 'Cattivo Naso d'Argento' "Nakal Manusa Ciunghu Perak" e si preparano a difendersi (nel caso orribile un giorno lo dovessero incontrare, come a molti e' gia' accaduto!). Non dimentichero' le loro mani strette attorno ai colori, avide di comunicazione, per tradurre su una carta grigia e povera le sembianze del Mostro, i dettagli e le manie; magnifiche le linee di sudore calanti dalle gote e dalle fronti degli eroici attori Ygramul, sotto un sole spigoloso, in un cortile che cuoce i piedi e secca l'alito, mentre con tutto il cuore fanno roteare in aria la Fiaba del Pedofilo; i salti sull'erba, nel training pomeridiano all'interno dell'Ashram ghandiano, attenti alle noci di cocco bombarole, con in sottofondo i canti di meditazione della comunita'... Molte cose NON dimentichero' di questa 5° Settimana, dove con vigore ho sentito premere le idee dell'EsoTeatro abbracciandosi alla politica di Pier Paolo Pasolini (da ora e per sempre mio compagno di viaggio!), e dove di nuovo la mia voce si e' sollevata in piccoli litigi, utili a definire l'assetto di questo Ygramul feroce. Al nostro ritorno a Roma nascera' il B.E.Y. (Banjar di EsoTeatro Ygramul), una sorta di 'Accademia Patafisica di Esoteatro'; il Teatro Ygramul spalanchera' le sue porte per un fiorente Secondo Anno di attivita' (ricco di nuovo di Laboratori, Spettacoli, Concerti, Mostre, Film e Seminari!!); e finalmente, grazie al Grande Libro Viola donatomi da Paola, Matteo e Alessandra del Laboratorio Pyuma, nascera' durante il prossimo anno il 1° Volume di Ygramul (l'Antologia Patafisica dei primi 11 anni di attivita', a partire dal 1996 al 2007, con le idee che hanno portato all'apertura del Teatro e il battesimo dell'EsoTeatro).
Tanti sogni.... chissa' quanti riusciremo ad avverarli? Bah... Ygramul ha sempre fantasticato in grande, ma non mi sembra che sia stato raggiunto poco di quelle meraviglie desiderate!
Oggi sono partite da Roma Gloria e Olla e domani sera ci apprestiamo ad accoglierle all'Aereoporto di Kuta-Denpasar. Stiamo entrando nella 6° e 7° Settimana di Viaggio... ove il fantasma del doloroso ritorno campeggia nuvoloso!
Intanto concentriamoci sul tanto che possiamo ancora fare e donare...
Mercoledi' 1 Agosto : Accompagnati da buffi e un poco sempliciotti Volontari del Centro di Salute Mentale della Dottoressa Suryani, all'interno di una citta' avvolta da parate militari e marcette felliniane, ci siamo diretti in una nuova Scuola di Karangasem. I bambini, rigorosamente in divisa, sono attenti e interessati (a noi come attori/ci ma anche alla nostra diversita'/bruttezza fisica, dai nasi grossi, la pelle pallida, le barbette incolte e i capelli fini....). "Silver Nose" funziona! Ancora molto impreciso e generico, eppure giunge, fa tremare, fuggire, commentare, seguire appassionatamente, urlare e poi applaudire... mentre suoni, parole, canzoni e movimento si imprimono nella memoria dei bambini. Anche qui, terminato lo spettacolo, sotto il ricatto di stoppacciosi dolcetti di riso e bicchieri d'acqua, promettiamo alle maestre-militaresche un ritorno (il 13 Agosto), per disegnare con i bimbi e ritornare a parlare del mostro. Il pomeriggio proviamo e miglioriamo un po' tutti.
Giovedi' 2 Agosto : partiamo per Ubud, dopo un lungo riposo rinfrescante e del sano tempo per rimettere in sesto i pensieri. Il malessere ed il malumore sembrano essersi sciolti, in una 'quiete dopo la tempesta' molto sincera e trasparente. Prima di andare a riposare incontriamo a Blanbatuh una Senatrice del Parlamento di Giacarta e tanti capi dei Banjar (i villaggi). Nuove idee, suggerimenti ed informazioni ci prendono il corpo, mentre la senatrice narra della Pedofilia, dei diritti negati, dell'omerta' e della poverta' sull'isola e i suoi assistenti accennano il consenso con il capo. C'e' moltissimo da fare, c'e' da creare una vasta coscienza! La Senatrice osserva con gioia ed attenzione il nostro spettacolo, mentre tutti scattano foto, sorridono, battono le mani; racconteranno di noi al Parlamento Indonesiano, in una Riunione l'8 Agosto, citeranno il lavoro di Ygramul nel territorio e ricorderanno l'importanza di fare prevenzione per arrestare la Pedofilia ed il Turismo Sessuale! Che successo! Un nuovo importante contatto, altri stimoli, altre soddisfazioni che ci fasciano le schiene doloranti. A Ubud, con 2 nuovi casuali amici francesi che ci accompagnano per uno spicchio di Viaggio, torniamo a dormire al nostro amato Warsi Bungalow. La traversata seguita a mostrare continui elementi di Bali che sono sorprendenti, festosi, lucenti! A Ubud Aida vede per la prima volta, sotto un grande albero sacro, il magnifico spettacolo del Kecac... ed ancora una volta la pelle sul collo mi si tira nelle note continue dei 40 coreuti, nell'evocazione del Dio Scimmia Hanoman, nella terribile lotta col fuoco, mentre noci di cocco incendiate volano violente tra i piedi del pubblico e gli attori vanno in trance.
Sono felice, eppure il mio cervello e' ancora terrorizzato dal Mie Goreng (il buonissimo piatto di Nuddle fritti, pollo e verdure), e credo che NON riusciro' piu' a gustarmelo, se non combattendo con l'immagine e il sapore riaffiorante del vomito acido.
Venerdi' 3 Agosto : Come per la lotta dei Galli, assisto con tutto me stesso ad un Rito inspiegabile e sconvolgente....Una intera giornata di cremazione di massa (50 Morti!). Rincontrandoci con il nostro maestro Dewa, ci portiamo nelle campagne a nord di Tampaksiring, sotto una pioggerella irlandese che rende lugubri le risaie e fa slittare le jeep sul fango. Un grande spiazzo, popolato da enormi alberi sacri, ospita centinaia di parenti agghindati a festa, bancarelle e stuoini di venditori di cibi fanciulleschi (frutta di tutti i colori e forme, arachidi, bananine fritte, granatine gelato, pannocchie bollite, dolci di riso e di cocco, gelatine caramellose, verdure, brodi di pollo, ecc...), e una esposizione di 50 sacchi di stoffa (circondati da doni fantasiosi) con arrovigliate le ossa dei cadaveri.
Sono uomini e donne morte da molti mesi, anche anni, quindi si sentono solo gli odori degli incensi e dei fiori confondersi al canto felice dei parenti e all'orchestra gamelan che suona circolarmente.
Da un lato, buttati nel prato, dei magnifici dipinti naif illustrano le mostruose pene che il Demone Jogar Manik infligge a chi e' stato malvagio in vita: Rapporti anali con cinghiali, rapporti orali con uomini, chiodi infissi nelle carni e scandalose posture di nudita'. La musica cresce di intensita' e cominciano ad arrivare i sarcofagi di cremazione, portati da forzuti uomini, nel loro peso di legno e stoffa... Leoni Rossi, Leoni Neri, Tori Neri, Leoni Alati, Casette....Sculture elaborate, piene di dettagli, di ornamenti argentei, di criniere, denti, occhi meravigliati e pelli colorate! Il tempo scorre, sotto un fresco crescente, e la sensazione che lentamente il climax della Festa esplodera'. Bimbi/e e neonati scorrazzano tra le reliquie dei morti, e nessun parente sembra accennare al pianto; c'è solo una grande solennita', perche' finalmente le anime di questi poveri defunti potranno smettere di vagare in Bali, o di restare reincarnate in animali, ma potranno ascendere verso gli Dei del Cielo. Cibo, bevande, canti, gioia e tanta fatica, quasi frenetica, nel trasportare i vari elementi del Rito.
All'improvviso si scavano due nuove fosse! Due morti troppo recenti (3 mesi) per essere esposti con gli altri, vengono rapidamente portati alla luce, a colpi di vanga e piccone, mentre un cerchio di uomini armati di Kriss e di donne operose si affaccia, urla, si sbraccia e spintona. Tirano fuori il cadavere, dal terreno spugnoso; lo stendono su un lenzuolo e iniziano a lavarne le singole ossa (scansano i capelli morti, la pelle secca, i residui)... resta un corallo bianco, impressionante e cosi' semplice. Il tanfo si sente, ma l'acqua per un po' lo spazza via. Presi da una febbre cerimoniale i parenti imbozzolano il corpo in una stuoia di vimini e lo vanno rapidamente a depositare dentro un sarcofago. Cosi' comincia l'inenarrabile! Mentre la mia mente fa ancora fatica a gestire le immagini di quelle ossa pulite e riordinate, ecco che arrivano le Torri dei Morti... 5, una dopo l'altra, immense e piene di mostri (il bianco Bomo' che urla contro i demoni, Kura' Kura' , rossa e dorata, che sorregge col suo carapace il peso del Mondo, i verdissimi rettili Naga che stritolano i portatori, la lucente Garuda che fa volare le anime....)... i portatori faticano, si graffiano, si schiacciano e sudano, urlano, gesticolano, cercando con le torri di disarcionare gli spiriti maligni! Due suonatori di Gamelan, sospesi sul primo livello della Torre, suonano rapidissimi, quasi fomentassero le tensioni comuni; un mago, al secondo livello, lancia incantesimi con gesti e parole in sanscrito e asperge il pubblico d'acque e risi; all'ultimo piano, abbracciato alla struttura oscillante, viene sbatacchiato un uccello che al termine volera' via rintronato, e sbatutto un altro gia' morto impalato. Doni, sulle teste delle donne eleganti e sorridenti: doni di riso, frutta, soldi, monete di rame, collane, dipinti, incensi... in forme magiche ed artigianali. I cadaveri viaggiano, portati al loro destino di liberazione. E poi TUTTO brucia, sotto colpi di fascine, preghiere intense, bicchieri di petrolio e bambu' sfrigolanti. Tutto brucia... e tra le braci, nei fumi che fanno lacrimare nasi e occhi, le ossa lampeggiano diafane, per ore!
I resti, le schegge, le ceneri, verranno consegnate alle acque del Mare che le portera' sino al lontano fiume Gange. Tra diversi anni le famiglie torneranno a pregare, e quelle stesse ceneri ritorneranno alle coste balinesi, per essere portate nei templi delle case. Piango un po', fingendo che sia solo fuliggine!
Ci sediamo con Dewa, ma i canti risuonano ancora e le pire bruciano e crollano, beviamo il latte di cocco e scaviamo la morbida polpa, cercando di ridere e di capire meglio quel Rito cosi' sconvolgente... senza lutti, senza sensi di colpa, senza paure e tristezze! Festa di addio, Festa di Liberazione!
In notte torniamo a casa (Grazie ai coraggiosi e volenterosi guidatori che ci scortano in vie tese: Massimo, Daniele, Antonio, Emiliano ed Aida! Grazie!).
Daniele mette sotto un Anjing, un demone cane, e mentre la ruota lo scavalca capisco meglio la Morte qui a Bali! Neppure in Africa mi era cosi' limpida la necessita' e la volonta' che qui si ha, con commozione ed onore, di morire e non portare inutilmente ingombro alla vita dell'isola! C'e' coscienza profonda, festa reale, scelta e indipendenza. Una notte ancora per crescere, piccolo Vania...
Sabato 4 Agosto : Decidiamo di riposare per un week-end, in giro, alla ricerca di nuove visioni di questa magica Bali. Cosi', dopo una nottata di stacco, i motori ci trasportano per 4 ore. Si va a Nord, e attraversiamo i paradisi delle risaie di Abang, le coste nere e spaziose di Tulamben, il Tempio del Dio dell'acqua Baruna al Pura Pojok Batu (sotto la benedizione di riso e di sguardi del sacerdote guardiano)... sino a Singaraja e alla spiaggia di Lovina. Emiliano sta seguitando le sue interviste ed ha raccolto del nuovo materiale stupendo (contattando un ragazzo che per tanti anni e' stato violato da vari pedofili e che si e' prostituito qui in Lovina, spiaggia principe degli abusi!)... parliamo e gioiamo del viaggio, tra un calamaro alla griglia ed un tonno fritto, mentre si scherza per le stanze, si finge di litigare e ci si continua ad immergere nelle acque oscure di Pasolini.
Domenica 5 Agosto : Salutiamo Emiliano, che gira il Film negli alberghi turistici e oscuri di Lovina, e, carichi di nuove chincaglierie balinesi per noi stessi, per tutti voi e per il Teatro Ygramul, decidiamo di tagliare in due l'isola. Passiamo su uno dei 4 vulcani, sul Mangu (2020 metri), estasiati dalle Cascate di GitGit e dai racconti di Tigri ed elefanti balinesi. Le scimmie, come sempre, ghermiscono le auto e ci accolgono ai grandi laghi di Buyan e Beratan. Il Tempio del Pura Ulun Danu Bratan ci tratta sanamente da turisti, escludendoci da ogni suo spazio religioso. Ammiriamo da fuori, mentre pacchiani mussulmani ci scattano foto-souvenir, le architetture nere sull'acqua, il lago pieno di licheni e rane, le montagne vulcaniche e le piante aliene penzolanti e fiorite.
Poi giu', sino a Ubung, a comprare Ceramiche allegre per la Rampa del nostro Teatro (che nuova immagine, per il Secondo Anno!!) e, con tante ore sulle spalle, si torna a casa... a Candi D(C)asa!
Lunedi' 6 Agosto : Ricomincia l'attenzione alle Scuole (sulla montagna di Sibetan), e le parole di Naso D'Argento si tramutano in magici segni dei bambini. Ieri sera, dopo una lunga discussione sulle linee artistiche importanti del futuro del Teatro Ygramul.... dopo una nottata di riflessioni e ritorni di memoria un poco nauseanti (le tristi vicende mie con Chiara, Fiamma e Simone).... dopo una matura e costruttiva Riunione di organizzazione del Secondo anno del Teatro, ascoltati da un Mare sereno e luminoso, sotto il vento divino della mattina... ricarichiamo le forze, grazie allo sforzo dei bambini che disegnano, complottano con noi contro il mostro-uomo che li rapisce ed uccide! Osservo i disegni e, come sempre, vorrei capirli meglio, innamorato e perduto dietro una tale complessita' nascosta sotto la pelle banale del tratto infantile! Vorrei avere a fianco la mia Silvia, con il suo grande percorso sull'infanzia e sulla pittura... intanto penso, conservo, apprendo. Silver Nose si affaccia da tanti disegni, dentuto e nasuto, ed io lo odio sempre piu'!
Fuori dalla scuola, con i bei Papa' contadini apprensivi e le Mamme rubiconde che sorridono timide, giochiamo con i bimbi/e a ricordare i loro diritti, a 'stare attenti' ai pericoli, a non fidarci e, piu' importante di tutto, al Gatto e al Topo! Per il riposo Meme' Nyoman ci aspetta sempre, con piatti semplici e familiari. E stasera e' ancor piu' un piacere, con gli occhi colmi di lei, le orecchie alle voce dei bambini della giornata, le mani sul pollo piccante e il succo d'ananas e il sapore ad un frutto nuovo, stupendo, che ho scoperto oggi: il Sala'... una sorta di gigantesca castagna-meletta.
Anche questo e' Baratto. Sorrido e mastico.
Martedi' 7 Agosto : I semi del Teatro Ygramul si arrampicano, si intrufolano, sbirciano lontano. Oggi siamo andati in una scuola molto isolata, povera, nascosta in alta montagna, verso Ban (a 1 ora e mezza da casa), ove due bambini sono stati abusati da un pedofilo. Una disciplina militaresca ed un cortile esagerato ci colgono un poco impreparati, ma Ygramul si flette e recupera le difficolta'. Qui osservo attentamente i volti piu' poveri e secchi, e ci tengo particolarmente, come uno sciocco egoista, che i semi si piantino nell'immaginario dei bimbi/e di qui. Come sempre, mentre andiamo via e ci salutano saltando e correndo dietro le jeep, qualcuno canticchia i motivetti e le strofe delle canzoni dello spettacolo. Mi sbircio al riflesso del finestrino e mi complimento con me stesso: "Allora serve!". Le nuvole non mi aiutano a credermi, ma un mare divino, con una spiaggia da sogno e delle onde capovolgenti, mi spazzano via ogni serieta' del Teatro. Si gode e basta, d'acqua, giravolte, sabbia, e gamberi al pomodoro.
Le Prove ci portano avanti verso gli ultimi spettacoli, ripettinati e tosati al giusto punto. Cosi', dopo una bella giornata di lavoro, intensa e contemporaneamente felice, con poche battute di Pasolini ed una bella chiacchierata sulla filosofia dell'EsoTeatro, ce ne andiamo a dormire.
Domani saremo in 10, con Olla e Gloria appena immerse nell'isola, e noi ci apprestiamo a sconvolgerci ancora...
Aida, solitaria e ricca come un branco di lupe, pronta sempre a capire e a donarsi, ma carica di pesi vitali;
Paolo, con colpi bruschi e frustranti di crisi attoriale, ma tante altissime idee stimolanti!
Massimo, con tante arti sempre racchiuse in se', un mondo d'imprevisti da assaporare e la schiena bloccata ed imbronciata da un brutto strappo muscolare;
Monica, sempre dolce e tenuta, senza mai economie energetiche ma tanto ancora da sviscerare e gustare che carezza la schiena e la testa del suo amato compagno di lavoro e, con tenerezza, cerca di non farlo annuvolare;
Antonio, infebbrato come ad ogni nuovo arrivo, con la sigaretta viziata e la voce stentorea, che nobilita tutti e se stesso a resistere ed ogni giorno migliora, migliora, migliora!
Daniele, che tenta di stendere la voce e di comparire sempre piu', trascinato in avanti a forza di risate dalla greve bellezza di Antonio, mentre suona e si cerca ovunque;
ed io, Vania, che come sempre vorrei essere ultimo ma in realta' sono sempre il primo, ormai mirato come punta di freccia ad un obiettivo lontano eppure cosi' raggiungibile, in carica perenne, su un arco che fatica a stendere le sue budella.
Nuovi biglietti escono dalla Scatola del 'Piccolo Principe' donata dai Giullari viterbesi... consigli utili, cambiamenti di rotta, ed in generale belle e saporite coccole da lontano! A presto da Vania....con il Gruppo al Completo ed il Secondo Gyoco di Memorya in arrivo!
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