da Vania...
Scrivo sull'azzurro letto della nostra definitiva gita a Ubud. Oggi, Domenica 19 Agosto, ci prepariamo alle nostre ultime 2 andate in scena, una domani mattina alla Scuola Elementare del Maestro Dewa in TampakSiring, e l'altra Mercoledi' 22 a Denpasar, al Parlamento, con 500 bambini/e degli Asili Nido e le loro Mamme e Papa', richiamati dall'ufficialita' giornalistica!
In queste atmosfere di chiusura-viaggio un'onda malinconica, una 'saudade' ricorrente mette in pila le giornate e i ricordi, imperla come su una collana ogni attimo lucente e rende il tutto strutturato, piu' ordinato, ma opaco. Cerco di non farmi trascinare, scanso i momenti di crescita, gli incontri vitali e la sacralita' misteriosa di questi luoghi, osservando negli occhi anche il concreto del nostro agire: le riunioni, le prove faticose, lo stress, la stanchezza accumulata nelle menti e nelle ossa, le litigate, gli imbarazzi, le incapacita' e le impossibilita'!
Tutto allora, anche il terribile mostro della Pedofilia, diviene meno eroico e inarrivabile, ogni spettacolo assume una chiave umana, una 'rivolta incarnata', sudata e polverosa (come il nostro Teatrino romano). In questi ultimi giorni si sentono le tensioni salire, l'avvicinarsi di una Roma a tutti un poco scomoda, l'addio a questi ritmi e a questi modi di combattere... per orientare la bufera delle emozioni osservo i molti oggetti donati da coloro che ci aspettano in Italia, regali, pensieri, guide di viaggio, frasi, segni di stima e di affetto... li impacchetto in valigia assieme ai bellissimi messaggi dei miei genitori, di Silvia, di Fiammetta, Silvano, Fabrizio... e alle tantissime Mail ricevute sul Blog e personalmente. Grazie, a tutti/e! A chiunque in un modo o nell'altro c'ha seguito e ci ha incoraggiato in questo viaggio davvero mitico ma molto faticoso, contro un'universo oscuro e cupo che con Pasolini stiamo scandagliando, ma ancora non riusciamo a comprendere.
Grazie.
Speriamo di aver restituito qualcosa, con i Diari e le foto, e di donar a tutti/e con l'apertura a Ottobre del nostro Secondo Anno al Teatro Ygramul una buona parte delle energie raccolte qui!
Abbiamo in mente molti progetti, Seminari, dibattiti... e useremo ancor di piu' il Teatro (attraverso il B.E.Y, Banjar d'EsoTeatro Ygramul) per crescere assieme. La Resistenza prosegue anche per merito vostro.
Poco prima di partire spediro' il Terzo ed ultimo Gyoco di Memorya (anche se nessuno sino ad oggi ha indovinato i precedenti, e le foto di Rama Sita e del Baris resteranno segregate nei polverosi Archivi Patafisici di Ygramul, ah! ah!).... sono commosso dai fili di ritorno gettati da Lalla (leccatine!) e Gab, da Vincenzo, da Enrico e dai tanti/e che, anche nel silenzio, ci hanno osservato con grazia.
Per chiudere questo mio delirio di fine Agosto vi narro un po' di altre informazioni scoperte sul femminile dell'Isola (una richiesta della mia amica Silvia!) e un breve riassunto delle nostre giornate passate a Candidasa, tra spettacoli, parate, mare e stupende discussioni!
Bali e' un microuniverso, legato a tradizioni e usi molto antichi, sopravvissuti e sincretizzatisi con la cultura moderna e con il turismo. La storia coloniale (con le forze olandesi, giapponesi, la presenza di Giacarta, ecc.) si confonde con le grandi vicende magiche ove Re si scagliano al capo di eserciti armati di kriss magici, ove i popoli di scimmie guidate dal loro Dio si schierano al fianco degli abitanti per fermare i demoni del Mare, ove le streghe Rangda danzano la notte sull'isola di Nusa Penida e si trasformano in gatti per ipnotizzare gli umani. Di entrambe le linee storiche (sia quella ufficiale che quella magica) si hanno testimonianze ovunque, nei monumenti, nei ricordi del popolo, negli oggetti e nella lingua. Gli Dei sono presenti e concreti quanto i presidenti e i loro eserciti armati. Questo comporta una cultura di grande misticismo e mistero, colma di fede in ogni gesto e di una sacralita' concreta iscritta nei corpi, nel lavoro dei campi, nell'artigianato, nel cibo e nella natura prepotente... cosi' i balinesi dei villaggi restano, nella loro profonda semplicita', molto legati alle origini e alle tradizioni, tenendo in alto conto le regole filosofiche/morali/magiche che gli antichi hanno loro tramandato, per non rischiare di far irrompere nelle loro vite il disordine del Male. Ogni donna nasce all'interno di una delle Caste (le principali sono: le Sacerdotesse Induiste, Le Cape, le Guerriere, le Contadine, ecc..) e non possono modificare il loro stato di nascita. Anche la ricchezza o particolari rivoluzioni sociali, in realta' non possono modificare la Casta di origine. La donna vive in gioiosa comunita' con le altre donne, di qualunque eta' esse siano, e non ha enormi doveri o obblighi sociali. La vita e' molto libera e slegata da stereotipi, ma la sessualita' non va mostrata (c'e' un grande pudore dei corpi e non e' piacevole per i balinesi che due amanti, sia omosessuali che eterosessuali, si mostrino in pubblico). Per tradizione le donne si occupano della casa (che comporta molte cure non solo igeniche ma anche magiche e strutturali), fanno le offerte agli Dei in nome dell'intera famiglia, curano e cucinano (eccetto che in alcune festivita' e alcune pietanze che solo gli uomini possono cucinare).
Le donne, quindi, sino a poco tempo addietro, non avevano molto potere economico o politico nelle comunita'... per strano che possa sembrare l'avvento del turismo a Bali ha modificato questa situazione ed ora molte artiste, e moltissime brave cuoche, hanno aperto le loro attivita' agli occidentali e guadagnano e contano molto piu' degli uomini-contadini. Anche a livello politico sono state elette moltissime Cape Banjar (villaggio-zona) e rappresentanti al Governo indonesiano. Questo chiaramente non elimina le violenze, gli abusi ed il razzismo, ma nella cultura balinese, nelle danze, nei canti e nelle cerimonie, le donne hanno ruoli di spicco e di grande valore, come nelle Scuole insegnano e dirigono, nelle Cerimonie battezzano e portano le offerte, in Teatro mostrano le verita' degli Dei. Come in molte altre culture, all'interno dell'universo femminile si concretizza un misto tra Potere divino-incontrollabile e pericoloso, Potere curativo-risanante e costruttivo e Potere della preservazione. Sono molti i paradossi e le dinamiche che questa simbologia crea (ne citero' alcuni, giusto da riferimento):
- le donne hanno un legame diretto con alte divinita' come quella della Terra (la Tartaruga femminile) e del Riso (le Dea dei Campi), dell'Acqua, ecc.... e possono avere stati di trance e di vaticinio in cui far giungere dal cielo i messaggi divini agli uomini. Ma eventi come le mestruazioni le rendono pericolose e non adatte ad entrare nei templi;
- a tutti gli uomini balinesi e' permesso, anche dopo sposati, di avere rapporti fisici con altri uomini, e l'omosessualita' maschile non e' considerata ne' un Tabu' ne' un problema... mentre la sessualita' femminile e' delegata al maschio e non sono tollerati i rapporti lesbici;
- la bellezza estetica e' legata a forme che per noi occidentali sono femminili e anche gli uomini, per sottolineare il loro splendore, assumono dei tratti e dei colori del femminile con ciglia allungate, sopraccicglia lineari, capelli lunghi, gonne, unghie, anche ben mostrate, movimenti fluidi e tondi, petto prominente, ecc.
- le divinita' sono sia maschili che femminili ma parlano linguaggi diversi e hanno stature differenti, la donna deve essere simbolicamente piu' bassa dell'uomo;
- la donna ha potere di scegliere come, quando e con chi sposarsi, esattamente quanto l'uomo, ma sono preferiti matrimoni dentro la stessa casta, tipologie familiari o area del villaggio; ma una volta sposata la moglie si trasferisce nella casa della famiglia estesa del marito (vivendo con le cognate e la suocera) e i suoi beni divengono della famiglia dell'uomo;
- le balinesi adorano l'universo infantile e la cura dei bambini, considerando i figli dei doni importanti e divini; molta giornata e' trascorsa nell'accudire e curare i figli/e, e questo compito e' piu' delle donne che degli uomini, anche se il giocare con i bambini ci e' apparso un ruolo importante per ogni sesso ed ogni eta';
- le donne possono allevare e preparare i Galli e i Grilli per gli importanti combattimenti che continuamente animano l'isola, ma non sono ben gradite nelle arene dietro i templi ove questi animali si combattono per intere mattinate;
... queste poche e semplici notizie, unite all'osservazione nei villaggi e in citta', non possono donare un reale quadro di una complessita' ampia ed ambigua (come tutte le culture), ma almeno e' una fotografia; un'immagine schizzata di stupende anziane sdentate e incartapecorite che ci hanno accolto con inchini e poi forti pacche sulle spalle; di maestre delicate e colte un poco remissive alla nostra figura di maschi occidentali, eppure vittoriose nel loro sorriso di disinteresse; ragazze imprenditrici, sagge e accorte, in grado di spremere ogni opportunita' al turista analfabeta; donne dei 'warung' (chioschi del cibo) lungo le vie trafficate e sbucciate, con pesi elefantiaci sulle teste, interi negozi su carretti a mano, e vetrine infinite impilate sulle biciclette e tante, troppe ore di lavoro e di veglie sulle spalle.
Come sempre molto altro ci sarebbe ancora da narrare...
di fiumi trasparenti pieni di corpi nudi 'invisibili', di cerimonie funebri urlanti e colorate, di caverne nugulanti di ampi pipistrelli pelosi, di scimmie curiose e onde prepotenti, di gelati alla vaniglia, squaletti alla griglia e zuppe di verdure con gelatine di riso....
ma il tempo non e' mai abbastanza e cosi' mi devo preparare per uscire. Questa sera, schivando i cani randagi e i venditori di Sate', andiamo al Tempio dell'Acqua ad osservare le Danze Janger (antico teatro senza maschera, con duetti perfetti tra uomini e donne in simbiosi con la musica Gamelan ed i cori dissonanti). Poi Gloria,la nostra Meme' italiana, ci portera' ad un magnifico ristorante di Ubud, per fare una cena festosa, tutti assieme, con il cuore gia' pieno di saluti e di apprensioni, e tante domande e dubbi su questa Bali cosi' lontana da noi, che non faremo mai in tempo a comprendere.
Lunedi' 13 Agosto :
Le strade brulicano sempre piu' di marce militaresche e di bambini imbalsamati in abiti da parata.
Mi diverto comunque ad osservarli, anche se un lieve fastidio mi gratta gli occhi e i pensieri. Non mi faccio distrarre e mi concentro sul lavoro. I volontari della Suryani ci portano a Scuola e ancora una volta affoghiamo nell'euforia dell'infanzia, sotto centinaia di sguardi curiosi, colpi di mani, carezze timorose, corse, urla, applausi, echi strafottenti e disciplinati. Siamo, anche questa volta, all'altezza e ci impegnamo nel cantare, giocare, parlare e gustare il poco tempo di una mattinata con una folla di bimbi/e. Il messaggio cominci a giungere, i semi si piantano, e lo capiamo dall'impegno dei bambini curvi sui fogli ma anche dagli sguardi ammirati e preoccupati delle Mestre. I piccoli/e hanno il Potere di Rispondere... possono Scegliere, decidere e proteggersi! Da ora in poi staranno piu' attenti al loro diritto, spalancheranno gli occhi per sbirciare 'Silver Nose Man' e gli potranno urlare in volto 'Nakal!!' (cattivo!). Mi illudo che funzionera', ma so che la lotta e' improba. Non importa, noi facciamo la nostra parte e nel piccolo rivoltiamo e ci rivoltiamo l'animo!
Le Prove e le Riunioni sono sempre piu' dolorose e Pasolini (attraverso la nostra chiave di lettura sulla Pedofilia) ci violenta e mette a nudo ogni sera. Mi infilo a letto con le spalle cotte dal sole, la testa dolorante da tante parole difficili da comprendere, e l'animo che mi spurga indosso "lascia stare, se vuoi arrivare fino in fondo, questo mestiere non fa per te!". Mi incattivisco e intestardisco ogni notte, io arrivero' sino in fondo e li' finalmente potro' ridere di me stesso e di Ygramul... fino ad allora porto la croce di questa pesantissima scelta di Teatro, della violenza dolorosa della Ricerca, della solitudine che, piu' stiamo in branco, piu' ci accomuna!
... ora non faccio in tempo a finire... nella prossima Mail :
Martedi' 14, Mercoledi' 15, Giovedi' 16, Venerdi' 17, Sabato 18, Domenica 19, Lunedi' 20, Martedi' 21, Mercoledi' 22 Agosto e The End!
Ciao da Vania con i bagagli chiusi e la mente aperta.
2 commenti:
Grazie per queste storie bellissime...Storie...come se fossero finte, favole lontane: un pò è così, in effetti, storie distanti e così strane, belle proprio perchè assurde per i miei occhi; ma così vicine, pure, semplici e imponenti allo stesso tempo...
In ogni caso, ogni singolo racconto vale una favola della buonanotte, e merita un bel pò di pensieri e riflessioni, coccolata come un piccolo bocciolo da noi che la riceviamo teneramente...
Good post.
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