Ecco un brevissimo
resoconto, per narrare a tutti coloro che ci seguono, a tutti i volenterosi che
hanno portato materiali in Teatro, a quegli spettatori cortesi e ai ragazzi/e
dei Laboratori che hanno accettato di buon grado la scomodita' di avere la Sala
d'accoglienza del nostro Ygramul, il nostro piccolo Bar, momentaneamente invaso
da buste, scatoloni, passeggini, giocattoli e quant'altro... intanto GRAZIE!
La squadra che si e' riunita Mercoledi' mattina, sotto un timido sole
primaverile, era composta da Paolo, Laura ed Enrico (Gruppo Ma.No' ed Artigiani
Digitali con la loro Telecamera per poter raccogliere un possibile materiale
documentaristico di denuncia), Serenella ed Erika (del Laboratorio Ludyka),
Andrea (del Lab Yogurt), Amedeo, Claudia e Chiara (del Lab Saltymbanco),
Alessio (dell'Officina Tempest), Mario (un falconiere collaboratore di Ludyka,
con una magnifica rapace che ci ha allietato tutto il viaggio) ed io (Vania, il
regista di Ygramul) come coordinatore delle operazioni! Si parte, 4 macchine
grosse, cariche di passeggeri e di Materiali (selezionati tra le molte cose
raccolte in Teatro, secondo la mappa di movimenti della giornata: l'incontro
piu' che altro con campi che avessero bambini e spazi ludico/scolastici).
L'ottimo contatto con l'ARCI Ragazzi ci aveva confermato il bisogno di una
presenza al Campo di Colle di Rojo, a West dell'Aquila. Avevo inoltre
contattato Antonello e Giancarlo (teatranti dell'Aquila che avevamo conosciuto
come ospiti del Teatro Ombelico di Rojo, ora inagibile)... era importante
incontrarli non solo in quanto artisti attivi sul territorio, ma anche come
personalita' in movimento per alimentare la resistenza di eventi artistici ora
bloccati dal disastro (da concerti, a mostre, a spettacoli), dove fosse
possibile nei teatri e in altri casi in Teatri Tenda che stanno allestendo in
vari campi!
La giornata, calda e festosa, ci accompagna sino all'Aquila in
cordata e li'... dietro lo sfondo della bellezza paesaggistica abruzzese, ecco
apparire le citta' e i paesini fantasma. Tutte le finestre serrate, case gelide
senza corrente, gas o acqua... anche palazzi in perfette condizioni
abbandonati, assediati da tendopoli autorganizzate o da enormi accampamenti
blu con gli Sponsor fastidiosi dei Comuni, della Repubblica Italiana, della
Protezione Civile... stato d'assedio direi... passano Jeep, camion militari e
ruspe dell'esercito. Pieno di gente in divisa (in mille fogge che non
riconosco). L'espressione della gente negli accampamenti e' severa ma vitale,
di resistenza affatto luttuosa, sempre operativa! Pochi bambini (quasi tutti e
soprattutto i piu' piccoli allontanati e portati altrove), moltissimi anziani e
ragazzi. Mille cose da fare, troppe per chiunque (compresa la Protezione
Civile) e una chiara inadeguatezza dei mezzi italiani e dell'apparato
burocratico rispetto ad un cataclisma che ha coinvolto una massa enorme di
persone e molti luoghi diversi e lontani. Mi sento brividi lungo la schiena,
come in Africa con i miei Ygramul o come negli accampamenti Guarani', davanti
alle certezze solide (case, palazzi, belle chiese) sbucciate come frutti marci
al sole. Freddo, nebbia lontana, pioggerella fastidiosa e penetrante e tanto
fango, troppo! I bambini giocano e come in ogni situazione si salvano con
eleganza ludica e ricreativa... ma mi viene una vertigine temporale pensando a
quanto a lungo dovranno stare accampati e attendere di tornare a scuola, a
casa, in chiesa, a teatro, al cinema? Troppo da controllare, abbattere e poi
ricostruire... una quantita' di macerie, materiali, persone e risorse che mi fa
venire un giramento di testa! Torno allora alla mia/nostra semplicita', a
quello che abbiamo sempre fatto con il bellissimo Sciame Ygramul (che ora mi
manca tanto!): essere Artisti al servizio, pronti ad intervenire ad ogni
richiesta sociale, ad aiutare nel piccolo, non per motivazioni economiche ma
puramente politiche-ideologiche ed esistenziali! Arte parziale ed umana, per
controbilanciare le dinamiche sane ma macroscopiche delle grandi ONG, dello
Stato, dei mega eventi.... Noi invece ad assistere nel parziale, nell'attimo,
nei singoli!
Scendiamo dalle auto e subito parte l'operativita', senza feste
di accoglienza o particolari riti d'ufficialita' (niente pompa magna ma solo un
benvenuto pratico):
Un gruppo scarica i materiali che la Capa Campo ritiene
utili (e intanto testimonia alla telecamera la sua piccola denuncia di
inadeguatezza e disagio con la Protezione Civile):
11 Piumoni invernali e 2
Coperte Elettriche, 3 Giacconi a vento e 3 Tute da ginnastica pesanti,
cartoline per i bimbi, cioccolatini e libri per la Ludoteca;
Un secondo
gruppetto inizia a spalare il fango che ha allagato una parte bassa del campo,
mentre gli attori si vestono da Giullari e si truccano, preparando i materiali
per l'Animazione.
Cosi', una parata accompagnata dai bambini urlanti ("Venite!
Alla Tonda Tenda!") chiama a raccolta e comincia un breve spettacolo di fiabe
(io con quelle indigene, loro con Gianni Rodari) e poi canzoncine, palloncini,
mangiafuoco, bolle di sapone, il falco aris che si esibisce attirando piccoli e
adulti!
Magnifico, almeno per me, con un pizzico di malinconia dell'oramai
troppo lontana Bali (per me sta ticchettando di nuovo pressante il Timer del
Viaggio! Ne ho bisogno, quasi una crisi d'astinenza di estranieta' e maggiore
utilita' della mia arte). Come sempre si scavalcano i controlli, l'umano
prevale sull'ufficio e scopriamo che all'Elettricista del Campo servono altre
cose (fondamentali!) che non gli arriveranno a breve e che il Servizio civile
NON gli garantisce... e i ragazzi dell'Arci, con il loro bel Ludobus infangato,
ci danno una mappa umida di pioggia e dicono "avete molto altro materiale e
tempo... potreste andare in altri punti ove serve di piu'!".
Come in tutti gli
interventi sociali ogni incontro rilancia un incontro, ogni informazione e'
falsata e viene corretta e migliorata dai diretti colpiti:
troviamo i teatranti
(magnifici!) con il loro bellissimo progetto di Teatri Tenda (in alcuni Campi
gia' operativi ed usati anche come spazi di Riunione e Chiese) e gli consegno a
nome di Ygramul 380 Euro per contribuire al sogno, mentre si organizza con Ma.
No' la realizzazione di un Video Spot che ne parli in TV e in Rete. Poi
partiamo e il viaggio si fa sempre piu' denso:
compriamo e portiamo al Campo,
con una parte di fondi raccolti in Teatro ed una cassa dei Ma.No' circa 350
Euro di materiale elettrico e lo consegnamo al Campo: 10 Ciabatte multipresa,
10 Prese Simmens, 17 Prese industriali da 16 e 36 Amper, 4 Neon Lunghi da
Esterno con scatole da 58 Watt!
Campo di Genzano (all'ombra di 2 palazzetti
crepati come foglie secche), tra fango e ghiaietta, con il sorriso di vari
anziani armati di pale e di donne robuste con camici da cucina che sorridono
alle nostre buffe forme Clownesche:
Pennarelli, giochi vari, quaderni, 1
scatolone di prodotti per l'igiene varia, asciugamani, una sacca di libri per
bambini, vestiti e intimo per bambini.
Poi si vola al centro del Sisma, ove
la terra ha sfottuto ognuno di noi... scacco matto alla telecamera, ai miei
pensieri, alle foto e alle parole: le case qui, grandi e antiche o piccole e
moderne, si sono inclinate, sbucciate, crepate, fino ad implodere e rotolare
via! Mi viene il cuore pesante mentre passiamo a Camarda, e Paganica... in
fondo ad una stradina bloccata dall'esercito e dai carabinieri intravedo Onna e
sto zitto.
La gente e' nervosa. Camion troppo grossi per queste stradine di
montagna piene di fango... molti estranei imbarazzati e alieni... divise,
divise, divise... e la gente? Incasellata in tende anonime, blu angoscia!
Sono
felicissimo di essere qui, di portare un po' di sorriso, di giocattoli e di
cure... di materiali e calore con persone che stimo e che mi stimano, dai
Laboratori, dai collaboratori/amici di Ygramul... ma la testa si appesantisce e
non vedo l'ora di tornarmene nel letto a Roma. Le scarpe e i pantaloni gonfi di
fango e gelidi, la faccia truccata ma secca, il petto in malessere all'ennesima
casa spaccata e alla vista di un paesino stupendo, antico, magico, oramai
abbandonato e deserto.
Altra animazione (siamo a Tempera), altri volti e giochi
di prestigio, coccole ai bambini e giocattoli che vengono da Ginevra (la nostra
piccola e disastrata Edicola!), trucchi ai bimbi:
quaderni e libri per
l'infanzia, giocattoli vari, 2 palloni da calcio, penne e matite.
La luce
scende, oramai e' sera, qui all'epicentro del Sisma.
Andiamo verso Avezzano,
ultimo viaggio, ad incontrare i Responsabili di una Bottega del Commercio Equo
che gestiscono una parte di rete per li aiuti in vari campi. Siamo tutti
soddisfatti e felici (persino il falco che si e' pavoneggiato nei Campi con
grande ammirazione di tutti!).
Le parole sono finite... ora solo soddisfazione
per il nostro piccolo viaggio, cosi' delicato, umile ed umanamente utile.
Consegnamo:
scatoloni di Pannoloni per adulti e Pannolini per bambini,
giocattoli, libri, quaderni e pennarelli, prodotti d'igiene intima cibo e
qualche vestito! Ora si torna a Roma, restano in macchina, da portare ai
prossimi viaggi, solo 2 scatole di Chupa Chups e 1 Culla da neonato (non serve,
non ci sono!). Io sono sorridente mentre vedo l'auto di Andrea, quella di Paolo
e di Amedeo salutarci. BRAVI 12 componenti di questo primo Gruppo! Ora ci si
riposa, si elabora la piccola esperienza accumulata e ci si prepara al prossimo
viaggio: Ven 1 Maggio!
Un inchino di ammirazione a tutti voi da Vania e dal
Teatro Ygramul.
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